Diario 2002Al Maurizio Costanzo La vita in diretta1 La vita in diretta2 Lo sfogo di una mamma Stupidaggini sgarbiane Tacere e riflettere Aiuti dall'aldilà? Incontro con Sgarbi |
Il 9/11/2002 Giuseppe Raduano ha "casualmente" incontrato l'On.le Vittorio Sgarbi nel cimitero di San Mauro Pascoli. C'è stato un breve colloquio durante il quale il nostro presidente ha ribadito le critiche già espresse nel comunicato del 5/6/2002, riportato in questa pagina. E' intervenuto qualche chiarimento ma, se il caso lo vorrà, l'argomento potrebbe essere oggetto di più completo approfondimento in un prossimo futuro.
Il 23/10/2002 la trasmissione RAI "La vita in diretta" ha fatto un collegamento da Rimini. E' stato rievocato l'incidente che è costato la vita al giovane Pauli, investito da un'auto che stava facendo una scellerata gara sulle strade di Rimini. Dopo l'impatto fatale il conducente è fuggito con la complicità di un'altra auto che partecipava alla gara. Si è parlato dell'indifferenza che circonda i familiari delle vittime della strada nel dopo-incidente. Nel breve spazio che ci è stato assegnato, abbiamo denunciato l'irresponsabile boicottaggio del 4° convegno "primaepoi" divulgando lo slogan del convegno: "Vittime della strada - c'è chi prega e chi se ne frega". ...... Torna all'inizio... Home Page
L'associazione culturale Pacos Group organizza spettacoli e manifestazioni per poi devolvere il ricavato a finalità di solidarietà sociale. Tali spettacoli vengono normalmente realizzati nel Castello di Ribano a Savignano sul Rubicone -FC- (sede delle cantine Spalletti), che è anche il luogo in cui il 5/10/2001 è stata spezzata la giovane vita di Gianpaolo Abbondanza a causa di un incidente sul lavoro. L'associazione Pacos è voluta entrare in contatto con Anna ed Ivan Abbondanza, genitori di Gianpaolo e nostri associati. In data 5/8/2002 l'associazione Pacos ha deciso di devolvere alla nostra onlus un contributo, ma ha anche assicurato sostegno in favore delle nostre future iniziative. I fratelli Gianpaolo ed Elisa Abbondanza, assieme a tanti altri ragazzi volati in cielo, continuano a farci sentire la loro presenza ed il loro sostegno in modo concreto..
A volte sarebbe meglio tacere, riflettere e provare qualche senso di colpa. Dopo l'incidente di Rimini del 13/7/2002, nel quale hanno perso la vita quattro ragazzi, è stato inviato il seguente comunicato stampa nel tentativo di arginare le tante polemiche in corso:
"Abito a poche centinaia di metri dal luogo dell'incidente. Ho sentito l'ululato delle ambulanze e mi si è raggelato il sangue. Quattro giovani vite spezzate e, secondo copione, è subito iniziata la partita a ping pong delle responsabilità. La società autostradale rileva che i lavori per la terza corsia sull'A14 furono interrotti nella provincia di Rimini a causa dei contrasti che erano insorti tra le istituzioni locali. Il Sindaco di Rimini afferma che non bisogna alimentare inutili polemiche sul passato, ma bisogna intervenire immediatamente per prevenire futuri incidenti. Un parlamentare dei verdi preannuncia decise iniziative per far emergere le responsabilità che hanno impedito la realizzazione della terza corsia autostradale in provincia di Rimini. Intanto i familiari dei quattro ragazzi hanno espletato la terribile formalità del riconoscimento delle salme e la loro vita risulterà irrimediabilmente sconvolta. Eppure, quando sarà passata l'emotività del momento, ci sarà ancora chi ostacolerà la messa in sicurezza delle strade, chi si opporrà all'abbattimento di alberi o di altri ostacoli posti in posizione pericolosa sul ciglio stradale, chi, per scoraggiare il trasposto su gomma, impedirà la realizzazione di nuove strade o la loro modernizzazione, chi insulterà le vittime della strada ed i loro familiari, chi non assolverà all'obbligo di insegnamento dell'educazione stradale o ne darà una interpretazione interessata, chi non farà rispettare il codice della strada, chi deluderà le aspettative di giustizia.... A volte sarebbe meglio tacere, riflettere e provare qualche senso di colpa, perchè sulla strada si può uccidere in tanti modi. Torna all'inizio... Home Page
Il 5/6/2002 è stata inviata la seguente comunicazione a diverse associazioni costituite da familiari e vittime della strada, unitamente ad un nostro comunicato stampa pubblicato sui quotidiani locali:
"L'On.le
Vittorio Sgarbi ha "bloccato" (in qualità di sottosegretario del Ministero interessato) il taglio delle piante più pericolose poste ai margini della strada Bidentina ed ha definito le vittime "piloti spericolati, amanti dell'alcool, sballati dalla discoteca e dalla droga". L'illustre personaggio ha poi voluto motivare la propria decisione con delle "parabole" sconcertanti riportate dalla stampa e che riassumiamo nei concetti fondamentali: - un mio amico si è suicidato gettandosi da un ponte a Spoleto, ma non per questo si deve abbattere quel ponte - . Nel corso di una telefonata alla giovane Marta Flamigni (diciassettenne simbolo per la messa in sicurezza della Bidentina) un'altra "chicca" - se qualcuno si gettasse dalla torre di Pisa dovremmo abbattere la torre?-. Intanto si è appreso che nei giorni scorsi con un atto vandalico sono stati tolti i mazzi di fiori sugli alberi e divelto un cippo con foto (sul tratto della Bidentina Forlimpopoli-Meldola) messi a ricordo di giovani vittime della strada. Invito alla riflessione ed a valutare l'opportunità di azioni congiunte.".. Torna all'inizio... Home PageIl 28/5/2002, con una email intitolata "Lo sfogo di una mamma", abbiamo fatto conoscere a tantissimi amici l'amarezza provata da Lorella, la mamma del tredicenne Alex Trombini, rimasto vittima di un incidente stradale. A seguito dell'ampia divulgazione data all'esperienza di Lorella, sul sito dell'associazione Italiana familiari e vittime della strada (www.vittimestrada.org) nel link dedicato alla "giustizia" è stato inserito il seguente messaggio: "Con sentenza n. 654 del 16.5.2002 il Tribunale di Forlì ha "liquidato" l'omicidio stradale di un ragazzo tredicenne patteggiando con il colpevole la pena di 4 mesi di reclusione, naturalmente col beneficio della sospensione condizionale. Per giungere a tanto, il Tribunale ha applicato una giurisprudenza a sua volta liquidatoria del secondo comma dell'art. 589 del Codice penale (che prevede la reclusione da uno a cinque anni per l'omicidio colposo stradale), è passato al primo comma dello stesso articolo (che prevede la reclusione da 6 mesi a un anno per l'omicidio colposo generico), è partito dalla pena minima di 6 mesi, ha infine tolto altri 2 mesi come previsto dal rito del patteggiamento. Negli stessi giorni, sempre a Forlì, un camionista svizzero è stato condannato a 8 mesi di reclusione per avere offerto 50mila lire agli agenti che gli stavano contestando una contravvenzione al Codice della strada. Ancora il Tribunale di Forlì ha, come da notizie di stampa, condannato a 4 mesi di reclusione un sacerdote di 83 anni reo di avere spostato un altare tutelato come bene artistico. La morale sembra che con quanto si paga per spostare un pezzo di pietra si può uccidere un tredicenne, e che un tentativo di corruzione offre lo stesso rischio che ucciderne due.
Il 19/05/2002 abbiamo partecipato alla cerimonia di inaugurazione dell'Associazione "Strade Sicure" di Oria (BR), di cui è presidente il nostro giovane amico Andrea Proto. La presenza dei rappresentanti delle istituzioni locali del luogo è stata estremamente deludente, ma in compenso erano presenti i responsabili provinciali di Taranto e Brindisi dell'associazione italiana familiari vittime della strada. Il dott. Angelo Piccirillo di Taranto è arrivato con un pulman multimediale appositamente attrezzato per incontrare gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. E' stata fatta una breve ed incisiva dimostrazione sul piazzale del municipio. La nostra associazione ha portato il messaggio di Anna Abbondanza e del Presidente Giuseppe Raduano, che ha rivolto un accorato appello affinché le istituzioni interessate non facciano marcire il seme appena innestato dal giovane Andrea. .. Torna all'inizio... Home Page
Il 24/4/2002 nel Maurizio Costanzo Show si è parlato di sicurezza stradale ed era ospite della trasmissione il nostro presidente Giuseppe Raduano. Durante la trasmissione Maurizio Costanzo gli ha richiesto di predisporre la mappa delle strade più pericolose d'Italia, assicurando che sarebbe poi stata esercitata ogni possibile influenza per indurre le istituzioni interessate ad intervenire per la messa in sicurezza. |
Tra gli ospiti della trasmissione c'erano anche il ministro Lunardi ed il sottosegretario alla Sanità On.le Guidi, con i quali dopo la trasmissione si è inutilmente cercato di entrare in contatto offrendo collaborazione. Non c'è stata alcuna risposta.
Come richiesto, l 15/5/2002 abbiamo inviato alla redazione della trasmissione l'elenco delle strade Italiane più pericolose, catalogate sulla base delle più frequenti cause di incidentalità grave. Ad ogni strada era stato correlato un soggetto o una associazione ai quali fare riferimento per ogni ulteriore dettaglio. Inoltre ogni segnalazione riportava suggerimenti per la messa in sicurezza. Ne riportiamo premessa e conclusione:Stim.ma redazione "Maurizio Costanzo Show",
Oggetto: Segnalazione della viabilità più pericolosa. Motivi e possibili rimedi.
Durante la trasmissione del 24/4/2002 (quella nella quale è stato presentato lo spot "Il guidatore scelto") mi è stato richiesto di segnalare le strade più pericolose della rete viaria Italiana. Ho cercato di coinvolgere varie sedi provinciali dell'associazione italiana familiari vittime della strada e tante altre analoghe associazioni che operano a livello locale. Alcune di loro hanno inviato segnalazioni, anche attraverso il vostro forum.
Metodologia ed obiettivi: Deve essere rilevato che questo tipo di ricerca sarebbe stato più indicato per gli organi istituzionali incaricati alla rilevazione degli incidenti (forze dell'ordine), poiché dispongono di informazioni di prima mano ed hanno accesso a banche dati che non sempre sono a disposizione delle associazioni di volontariato. Inoltre, per le finalità che si intendono perseguire, una elencazione schematica delle strade a rischio si dimostrerebbe di scarsa utilità, poichè sarebbe comunque prolissa ed incompleta. Per questo motivo si è preferito sviluppare un elenco "a campione", sulla base delle più ricorrenti cause che provocano gli incidenti stradali più gravi. Per ogni strada segnalata sono poi state indicate le associazioni o i referenti ai quali rivolgersi per ogni ulteriore dettaglio (fotografie, inadempienze, possibili soluzioni...). Al termine del documento sono state infine riportate considerazioni e suggerimenti (che considero di assoluto buon senso) da parte di chi le strade le conosce bene (un camionista) e di chi, per esperienza diretta, apprezza enormemente il valore della vita. Segue l'elenco delle strade, delle cause di incidente e dei referenti..........
Il messaggio è stato concluso con le seguenti considerazioni:
La cultura della sicurezza stradale è fondamentale per ridurre il numero e la gravità degli incidenti. L'esperienza ci ha insegnato che tale cultura deve essere sviluppata a 360 gradi e deve essere rivolta ad ogni fascia di età, con particolare riferimento a quelle persone che, per il ruolo che rivestono, devono assumere le decisioni più importanti....
Mi auguro di aver fornito qualche utile spunto di conoscenza e riflessione per il "servizio sociale" che la trasmissione intende perseguire. Il tempo disponibile, le informazioni raccolte e le capacità soggettive non mi hanno consentito di fare di più.
Maurizio Costanzo aveva richiesto di predisporre il materiale con una certa urgenza, poichè era stata prevista una nuova puntata sulla sicurezza stradale prima dell'inizio dell'estate. Le stagioni si sono susseguite una dopo l'altra, ma tutto è andato a finire nel dimenticatoio.
La trasmissione RAI "La vita in diretta" del 13/3/2002 forse avrà un seguito. .. Torna all'inizio
Dopo la trasmissione del 13/3/2002 siamo stati ancora contattati dalla redazione del programma RAI "La vita in diretta" per fornire ulteriori contributi. Abbiamo perciò segnalato altre esperienze che si sono dimostrate molto significative, anche se esterne alla nostra associazione . |