L'associazione PU.RI. ha promosso una serie di convegni denominati "Primaepoi". Su questa pagina sono state raccolte le esperienze più significative che hanno caratterizzato le varie edizioni della manifestazione, affinchè rimanga traccia di ciò che è stato espresso nel corso degli anni.

Fatti salienti convegno 2003 Fatti salienti convegno 2002

Atti conclusivi convegno 2001 Atti conclusivi convegno 2000 Atti conclusivi convegno 1999

Nel Novembre 2004 abbiamo promosso a Rimini per conto del CNOSS (Coordinamento Nazionale Organismi Sicurezza Stradale) il Controconvegno S.O.S. (Subito Occorre Sicurezza), in concomitanza con il convegno Europeo SISS promosso dall'ACI nei locali della Fiera di Rimini.

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Ecco perchè il 5° Convegno "Primaepoi" si farà ricordare:

La partecipazione alla lezione intitolata "Oltre la sicurezza stradale" è stata impressionante. Nella sala convegni c'erano più di 600 studenti.

I lavori sono stati aperti con una lezione di educazione stradale tenuta da Alessio Tavecchio (giovane disabile presidente dell'omonima fondazione), Sara Ciarapica (unica sopravvissuta in un incidente stradale nel quale hanno perso la vita quattro suoi giovani amici), Marta Flamigni (capofila di un comitato di ragazzi per l'abbattimento degli alberi sulla Via Bidentina), Andrea Proto (presidente dell'associazione giovanile "strade sicure" di Oria - BR), Roberto Bartolini (ha cantato due canzoni ispirate da un caro amico rimasto vittima di un incidente stradale), Giuseppe Raduano (presidente dell'associazione PU.RI.), Mimma Zitolo (mamma di una giovane disabile) e Padre Magni (mitico e giovanile sacerdote novantaduenne). Ai ragazzi è stata fatta rilevare la gravissima latitanza delle istituzioni invitate alla manifestazione ed in particolare l'assenza del Sindaco e del Presidente della provincia di Rimini (sede del convegno), quella del Sindaco di Cesenatico (assente anche al dibattito sull'incidente di Cesenatico in cui persero la vita i quattro amici di Sara), del Sindaco di San Mauro Pascoli (dove ha sede l'associazione PU.RI.), di tutti i parlamentari della Romagna (presente solo il Senatore Bonavita), di un qualsiasi responsabile della regione Emilia Romagna o di altre amministrazioni provinciali invitate..... A livello istituzionale era presente un delegato dell'AUSL di Cesena e Sergio Gridelli, Sindaco del Comune di Savignano sul Rubicone (unico Ente Pubblico che ha concesso patrocinio e sostegno alla manifestazione). Molti studenti hanno manifestato il proprio sdegno per l'indifferenza e la scarsa considerazione riservata alle vittime, alle loro famiglie ed alla onlus PU.RI.

 

Nella serata di Venerdì 24/10/2003 si è svolta una cena di solidarietà il cui ricavato è stato devoluto alla Fondazione Alessio Tavecchio di Monza. Vi hanno partecipato più di 100 persone in un clima di estrema cordialità, consapevolezza e spensieratezza (è stata molto apprezzata l'esibizione del cantastorie Gianni Broccoli).

Alcuni dei risultati conseguiti:

 Come assicurato dal responsabile ANAS che ha partecipato ai lavori del 5° Convegno "Primaepoi", tutti gli svincoli della SS 16 Adriatica a 4 corsie sono stati dotati di una segnaletica migliorativa e le indicazioni di uscita sono state protette con dei guard rails. L'intervento dell'ANAS ha fatto seguito al dibattito del 24/10/2003 (promosso dalla nostra associazione) sulle responsabilità riguardanti l'incidente che nel Luglio 2001 spezzò la vita di quattro ragazzi sulla SS 16, allo svincolo di Valverde di Cesenatico. Nonostante l'accorato appello di partecipazione al dibattito rivolto dalla nostra associazione e dai genitori delle quattro giovani vittime, le istituzioni che raccolsero l'invito furono solamente l'AUSL di Cesena, il Sindaco di Savignano sul Rubicone e l'ANAS. Al termine del dibattito il funzionario dell'ANAS (Dr. Averardo De Carolis) assicurò che entro la fine dell'anno sarebbero stati realizzati alcuni interventi per migliorare la sicurezza degli svincoli. L'impegno fu puntualmente mantenuto.

 Dopo i lavori del convegno numerosi studenti hanno inviato alla nostra associazione ed ai "docenti" di educazione stradale comunicazioni di apprezzamento, ammirazione e solidarietà. Alcuni genitori traumatizzati per la perdita di un figlio ci hanno fatto pervenire attestati di stima e riconoscenza, rendendosi disponibili ad una collaborazione attiva.

PRESENTAZIONE del Convegno "Primaepoi"

Dopo una breve descrizione dell'Associazione PU.RI., il dr. Giuseppe Raduano ha aperto i lavori col seguente messaggio:

Porgo un saluto ed un benvenuto a tutti. Ringrazio il comune di Savignano sul Rubicone e la banca Romagna Est per il sostegno che ci hanno accordato. Ringrazio le scuole che hanno accolto il nostro invito per l'imminente lezione di educazione stradale. Ringrazio infine anche tutti coloro che hanno ignorato i nostri appelli, perchè con il loro disinteresse ci hanno fornito stimoli e motivazioni per superare tante difficoltà. Sono convinto che seguiranno i lavori del convegno, continuando a darci una mano, tantissime persone care. Non potranno parlare direttamente al microfono, ma la loro voce sarà percepita più intensamente delle altre, magari attraverso la voce di altre persone. Vorrei iniziare questa lezione di educazione stradale con un racconto che spesso mi viene in mente:

Un giorno, a un luminare della medicina venne chiesto quale fosse la più grave malattia del secolo. I presenti si aspettavano che dicesse il cancro o l'infarto. Grande fu lo stupore generale quando lo scienziato rispose: "L'indifferenza!" Tutti allora si guardarono negli occhi e ognuno si accorse di essere gravemente ammalato. Infine gli domandarono quale ne fosse la cura. E lo scienziato disse: "Accorgersene! ".

Spero che questo convegno possa servire anche come terapia e che ...(sono stati elencati una cinquantina di rappresentanti di istituzioni comunali, provinciali, regionali e nazionali..), si accorgano che Tamara, Valentina, Francesca ed Alessandro ieri sono stati in un certo senso uccisi una seconda volta dall'indifferenza. Anche chi era stato invitato a "sorvegliare" ha rivolto la propria attenzione altrove, poichè al dibattito di ieri erano assenti anche gli organi di informazione. Da una parte c'erano i genitori e gli amici delle giovani quattro vittime, assieme ai responsabili di alcune associazioni per la sicurezza stradale. In rappresentanza delle istituzioni interessate c'era solo un incaricato dell'AUSL di Cesena, un rappresentante dell'ANAS ed il Sindaco di Savignano.

Ed ora entriamo immediatamente nel vivo della lezione d'educazione stradale. Il nostro campo d'azione non riguarda la conoscenza dei segnali stradali o la corretta guida dei mezzi di trasporto. A questo ci pensano i vigili urbani o le scuole guida. Noi parleremo del rispetto delle regole e dei valori. Spesso le regole sono conosciute , ma non vengono rispettate. Per farle rispettare ci sono due strade:

Questo incontro riguarda quest'ultimo aspetto, perchè se da una parte è vero che la vita è mia e ne faccio quel che voglio, dall'altra è anche vero che le nostre azioni possono influenzare e cambiare radicalmente la vita di altre persone senza alcuna loro colpa, anche quella dei nostri familiari.

Purtroppo la nostra Regione è al primo posto in Italia per numero di vittime della strada in rapporto ai mezzi circolanti. Una vittima della strada su tre perde la vita per colpa delle condizioni delle strade. Bisogna fare qualche cosa per fermare questa strage assurda e le nuove generazioni devono avere il coraggio di intervenire direttamente, da protagonisti, per rimediare ai tanti errori commessi. Non è vero che la colpa è solo dei ragazzi irresponsabili. Prendete spunto ed esempio da alcuni dei giovani "docenti" di oggi. Alcuni di loro hanno costituito od aderito ad associazioni di volontariato dopo un grave incidente o dopo avere perso i più cari amici. Fatelo anche voi. Non demoralizzatevi per le difficoltà che incontrerete. Se insorgeranno dubbi o difficoltà contate pure su di noi. Buona giornata e buon lavoro a tutti.

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Sede del Convegno: Centro Congressi "Hotel Punta Nord"

47812 RIMINI - TORRE PEDRERA - Via Tolemaide 4

Tel. 0541-720227 (8 linee ISDN) Fax 0541-720565 - Sito: www.hotelpuntanord.it e-mail: puntanord@iper.net

a 4 Km. dall'uscita autostradale "Rimini Nord"

Coordinamento Generale: Dr. Giuseppe Raduano

 

PROGRAMMA 5° CONVEGNO PRIMAEPOI

VENERDI' 24/10 (Sicurezza stradale)

Seminari autogestiti ed incontri individuali con relatori, "mamme di conforto" ed altri collaboratori.

15.30 C.N.O.S.S. (Coordinamento Nazionale Organismi Sicurezza Stradale) : Un patto per coordinare le varie attività e per darsi mutuo sostegno. Strategie d'azione.

17.30 Il caso: Riflessioni e dibattito su un incidente stradale con esiti mortali. Responsabilità trascurate che alimentano la strage. * Farà seguito un dibattito con le istituzioni interessate.

21.00 Cena di solidarietà. L'incasso sarà devoluto alla Fondazione Alessio Tavecchio.

 

SABATO Mattina 25/10 (Sicurezza Stradale)

Moderatori: Ermanno Pasolini (giornalista) e Dr. Luigi Ciannilli (Associazione "Paglierini").

9.00 Saluto del Dr. Giuseppe Raduano (Presidente onlus PU.RI., padre di Andrea) e delle Istituzioni patrocinanti.

9.15 Padre U.P. Magni: Il buon giorno si vede dal mattino.

9.30 Nicola Gazza, Alessio Tavecchio (giovani disabili); Andrea Proto, Marta Flamigni ed altri giovani amici di vittime della strada: Una speciale lezione di educazione stradale. Seguirà un dibattito con gli studenti.

11.00 Intervallo

11.15 Nobili e Selvaggi: Canzoni tra il prima ed il poi.

11,45 La voce delle associazioni: C'è chi prega, chi se ne frega e chi...decide di non stare a guardare.

12.30 Pausa pranzo

SABATO Pomeriggio 25/10 (Terapie di guarigione o inganni?)

Moderatore: D.ssa Costantina Suergiu

15.00 Mauro Giulianini (Regista) : Il respiro del suono e l'ascolto delle immagini. Esperimenti con il pubblico.

16.00 D.ssa Costantina Suergiu (Psicoterapista); D.ssa Nicoletta Colavolpe (Psichiatra, omeopata); D.ssa Tania Riwkina (Medicina orientale, ricercatrice); Dott. Luca Saccagno ( Naturopata) :

La confluenza dei diversi canali di guarigione verso il benessere.

17.15 Intervallo

17.30 D.ssa Anna Maria Bei (Docente Aurosomma): Come agire sui corpi sottili a fini terapeutici.

18.00 Dr. Francesco Abela (Fondat. Ass.ne "Il Risveglio"): Disagio e conflitto. L'artista interiore per rinascere.

18.45 Dibattito e sperimentazioni con il pubblico.

19.30 Pausa cena

DOMENICA 26/10 (Esiste l'aldilà?)

Moderatori: Dr. Claudio Pisani e Avv. Mario Rampini.

Fino alle 9,30: Tempo a disposizione per recarsi alla S.S. Messa.

9,30 Dr. Claudio Pisani (padre di Nicola):

Sopravvivenza dopo la morte fisica. Quali prove stanno facendo cambiare idea alla scienza?

10.00 Padre Bertoldo Zaccaria : Il Signore che da la vita. La parapsicologia sopravviventistica.

10.30 Intervallo

10.45 Dr. Antonio Musorrofiti ( padre di Francesco): La vita oltre la vita nelle mie rilevazioni medico-scientifiche.

11.15 D.ssa Fulvia Cariglia (giornalista, sociologa):

Il rispetto dei segnali di prudenza sulle strade che parrebbero indicare l'aldilà.

11.45 Tavola rotonda sul tema: prove ed indizi dall'aldilà? Dibattito con il pubblico.

12.30 Pausa pranzo

 

15.00 Angolo riservato ad una relazione o ad un dibattito di particolare significato ed attualità.

15.30 Stelio Semeraro (padre di Dilaila): Come e quando ho conosciuto l'aldilà.

16.00 Avv. Mario Rampini (padre di Andrea): L'evoluzione oltre la vita. Dalla speranza alla certezza.

16.30 Intervallo

16.45 Maria Antonietta Contu (medium):

Esperimenti di visualizzazione e contatto tra coloro che vivono nel mondo dello spirito ed i loro cari presenti in sala.

17,30 Gruppo musicale "Nobili e Selvaggi":

Saluto in musica a cui farà seguito un messaggio conclusivo da parte di chi ha collaborato ai lavori del convegno.

L'organizzazione si riserva di apportare al programma le modifiche che si renderanno opportune o necessarie.

IL RICAVATO ECCEDENTE LE SPESE VERRA' DESTINATO ALLA SOLIDARIETA' SOCIALE.

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Messaggio introduttivo inserito nella locandina del programma:

Quest'anno il convegno è caratterizzato da diverse iniziative parallele e per il buon esito di quelle riguardanti la sicurezza stradale sarà determinante la collaborazione delle istituzioni più direttamente interessate.

La diffusa cultura dell'indifferenza porta spesso a trascurare la sofferenza altrui, che nel titolo del convegno è rappresentata dalla "e" di congiunzione che unisce il "prima" ed il "poi". Quella "e" cambia profondamente la vita delle persone e spesso dilata il loro campo visivo per guardare oltre le apparenze. Ecco come il poeta W. Hugh Auden descrive il momento in cui irrompe la "e":

"Fermate tutti gli orologi, isolate il telefono, fate tacere il cane con un osso succulento, chiudete i pianoforti, e tra un rullio smorzato portate fuori il feretro, si accostino i dolenti. Incrocino aeroplani lamentosi lassù e scrivano sul cielo il messaggio - lui è morto - allacciate nastri di crespo al collo bianco dei piccioni, i vigili si mettano guanti di tela nera. Non servono più le stelle: spegnetele anche tutte. Imballate la luna, smontate pure il sole, svuotatemi l'oceano e sradicate il bosco, perchè più nulla può giovare....".

Però la vita continua e non deve essere sprecata.

La strada che percorre chi ha subito l'amputazione di un affetto profondo passa attraverso l'incredulità, il rifiuto, il dolore, la rabbia, il senso di colpa...la paura. I più "fortunati" riescono a raggiungere l'accettazione e la pace, ma con percorsi diversi.

Certe "disgrazie" potrebbero essere evitate. Ecco perchè all'ingresso del convegno saranno allestite tre bacheche:

- "L'angolo degli struzzi" raccoglierà del materiale illustrativo dedicato a chi mette la testa sotto la sabbia per non vedere.

- La "voce del coro" raccoglierà foto di vittime della strada.

- "Giusto e sbagliato" illustrerà alcune situazioni di pericolo presenti sulle strade e le soluzioni più efficaci per risolverle.

Chi ha provato esperienze traumatiche è più vulnerabile e può diventare facile preda di persone spregiudicate che prosperano sulla sofferenza altrui. La latitanza esistente su temi ai quali ci si avvicina con speranza e sete di conoscenza ci ha indotti a promuovere i lavori dell'ultima giornata, affinché, senza riserve mentali, ciascuno possa acquisire elementi di giudizio utili per pervenire ad autonome valutazioni e per ricevere eventuale beneficio o conforto.

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Iniziative collaterali

Venerdì 24/10 ore 21.00: Cena di solidarietà il cui ricavato sarà devoluto alla Fondazione Alessio Tavecchio di Monza per realizzare un centro di cura, accoglienza e sport destinato a persone disabili e loro familiari. Per prenotazione telefonare almeno una settimana prima al 0541-720227. Il contributo di partecipazione consigliato è di almeno 30.00 euro.

Si conta sulla presenza di alcuni personaggi noti o influenti. (Nessuno ha accolto l'invito)

Il gruppo di ragazzi "Nobili Selvaggi" sarà a disposizione dei convegnisti che vorranno sottoporsi ad un "massaggio musicale".

Padre U. P. Magni sarà a disposizione dei partecipanti Venerdì e Sabato. Padre Zaccaria nella giornata di Domenica.

Gli iscritti al convegno potranno richiedere incontri individuali ad alcune mamme di "connessione" e conforto, tra cui Anna Tesi, Daniela Venturoso, Paola Gileno, Valeria Fantino.... Sperimentazioni individuali di terapie di guarigione con D.ssa Costantina Suergiu, Paola Santandrea, Mimma Zitolo .....

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Il 4° CONVEGNO "PRIMAEPOI" E' STATO BOICOTTATO? Così sembra

In alto: dopo la "lezione di educazione stradale" tenuta dai giovani disabili Nicola Gazza ed Alessio Tavecchio, c'è stata la cerimonia di premiazione dei migliori temi sulla sicurezza stradale.

In basso: la "lezione" prosegue con alcuni amici di giovani vittime della strada che hanno costituito proprie associazioni per fermare la strage stradale.

In alto: Roberto Bartolini canta una canzone ispirata da sogni vividi in cui ha incontrato l'amico Andrea, rimasto vittima di un incidente stradale.

In Basso: la bacheca con le foto di alcune vittime della strada e slogans che invitano a riflettere:

C'è chi prega e chi se ne frega- Non succede solo agli altri- Prevenzione e lutti riguardano tutti...

RIFLESSIONI E COMMENTI SUL 4° CONVEGNO "PRIMAEPOI"

Il 18-19 e 20/10/2002 si è svolto a Torre Pedrera di Rimini il 4° convegno "primaepoi", che ha trattato i seguenti argomenti: Educazione stradale (una cinquantina di studenti del Liceo Scientifico di Savignano hanno assistito ad una lezione impartita da due ragazzi disabili e da alcuni amici di giovani vittime della strada), irresponsabile mortificazione delle aggregazioni giovanili impegnate sul tema della sicurezza stradale, dibattito "nonsolochiacchere", terapie di guarigione non convenzionali, esiste l'aldilà?.... La partecipazione di pubblico è stata inferiore a quella degli anni precedenti, ma i lavori del convegno hanno prodotto emozioni intensissime, soprattutto tra i giovani. A conferma di ciò, alcuni ragazzi dell'Associazione "Strade Sicure" di Oria (BR) al loro ritorno in Puglia hanno acquisito nuovi associati ed hanno preannunciato che per la prossima manifestazione saranno presenti con una cinquantina di persone (organizzeranno il trasferimento in pulman). Chissà perchè dalle nostre parti queste cose non succedono.

Venerdì sera 18/10 Alessio Tavecchio, giovane disabile di Monza (autore del libro "cronaca di una guarigione impossibile", più volte ospite di trasmissione televisive a carattere nazionale, motivo di speranza per tanti ragazzi disabili) ha partecipato ad un incontro svoltosi nella sala "Allende" di Savignano. Si è sviluppato un dibattito molto intenso che ha coinvolto tutto il pubblico presente. Alcuni partecipanti hanno deciso di invitare prossimamente Alessio a Savignano per incontrare i ragazzi e le famiglie del luogo.

Nella mattinata del 19/10 (dedicata alla sicurezza stradale) a livello istituzionale erano presenti solo il Sindaco di Savignano Sergio Gridelli, l'assessore Eros Montemaggi ed un rappresentante della Provincia di Forlì. Nel pomeriggio non è stato possibile svolgere il dibattito "nonsolochiacchere", al quale erano stati invitati Sindaci, comandi dei vigili urbani e diverse centinaia di consiglieri comunali e provinciali, poichè, a prescindere dalla fede politica e dai compiti istituzionali, nessuno ha accolto l'invito.

Anche la giornata del 20/10 (dedicata alle terapie di guarigione non convenzionali ed alle "prove od indizi dall'aldilà?") ha prodotto momenti di estremo interesse ed emozione. E' stato particolarmente incisivo il dibattito riguardante l'indecente mercato che spesso caratterizza i "contatti con l'aldilà" e le gravi responsabilità dei mezzi di informazione di massa al riguardo.

Gli organi di informazione locale hanno trascurato i vari comunicati stampa che erano stati loro indirizzati per divulgare l'iniziativa e per sensibilizzare la collettività sui temi che sarebbero stati trattati. Molti convegnisti hanno espresso indignazione per la latitanza delle istituzioni locali e per il disinteresse dimostrato da scuole, famiglie, forze dell'ordine ed organi d'informazione verso le tematiche trattate nel convegno. Qualcuno ha ipotizzato l'esistenza di un disegno preordinato per boicottare una iniziativa ritenuta "scomoda".

Il 23/10/2002 la trasmissione RAI "La vita in diretta" ha fatto un collegamento da Rimini per commentare la tragica morte del giovane Pauli, vittima innocente di una scellerata gara automobilistica sulle strade di Rimini. Nel corso della trasmissione, alla quale eravamo presenti, si è parlato dell'indifferenza che circonda i familiari delle vittime della strada ed è stato denunciato il disinteresse generalizzato dimostrato nei confronti del convegno "primaepoi" con lo slogan: "Vittime della strada - c'è chi prega e chi se ne frega".

Il 24/10 la nostra associazione ha inviato ai quotidiani locali del Riminese alcune riflessioni con il seguente messaggio:

.....Chissà se nella trasmissione RAI "La vita in diretta" di ieri, per puro caso si è parlato contemporaneamente delle due situazioni che concludevano il nostro comunicato del 17/10 (donna calpestata all'IPER per raggiungere dei televisori superscontati e disinteresse totale verso i temi del convegno "primaepoi" tenutosi a Rimini); Chissà se il 5° convegno "primaepoi" sarà ancora fatto a Rimini (per il prossimo anno abbiamo già ricevuto disponibilità per realizzare la manifestazione a Roma o a Milano o a Ferrara); Chissà se sono stati consegnati gli inviti di partecipazione alle diverse centinaia di consiglieri comunali che abbiamo cercato di coinvolgere nel dibattito "nonsolochiacchere" (non c'era nessuno); Chissà cosa significa affermare che sulla strada si può uccidere in tanti modi...Chissà....

Infatti, quasi a voler confermare la possibilità di prevedere certi fatti (il tema della precognizione era stato trattato nell'ultima giornata del convegno) il nostro profetico e sarcastico comunicato del 17/10 ai quotidiani locali Riminesi concludeva così:

".......Recentemente una signora è rimasta gravemente ferita all'ingresso di un ipermercato locale, poiché travolta da una folla sgomitante che voleva accaparrarsi alcuni televisori superscontati. Chissà che calca ci sarà all'ingresso (gratuito) del nostro convegno, visto che l'obiettivo primario è quello di fermare la strage stradale e di salvaguardare la vita dei nostri cari"...

Un comunicato inviato ai quotidiani locali del Cesenate (non pubblicato) riportava la seguente notizia:

"....dovrebbe svolgersi il dibattito "nonsolochiacchere" (pomeriggio di sabato 19/10), al quale sono stati invitati i Sindaci ed i consiglieri comunali di quasi tutti i Comuni della zona (Cesena, Savignano, Gambettola, Gatteo, San Mauro Pascoli, Cesenatico, Bellaria, Santarcangelo....)....

......Anche quest'anno tantissimi studenti, dopo gli incontri che abbiamo avuto con loro nelle scuole, ci hanno chiesto di incontrare le istituzioni più direttamente interessate alla sicurezza stradale. L'anno scorso le associazioni e gli studenti che parteciparono ai lavori del convegno rimasero stupefatti per la latitanza dimostrata dalle tante istituzioni locali invitate, che evidentemente giudicarono la manifestazione di scarso interesse. Il nostro invito è certamente inusuale (chiediamo a chi normalmente riveste il ruolo di "parlatore" di stare soprattutto ad "ascoltare"), ma riteniamo che per ridurre i numeri della strage e per mitigare la devastazione che sconvolge la vita di tante famiglie sia importante accrescere la conoscenza di tutti gli aspetti della sicurezza stradale, anche di quelli che riguardano il dopo-incidente.....".

L'elenco delle istituzioni invitate al convegno si trova sul link "Sicurezza stradale tra gli struzzi" alla voce "Una statistica eloquente"

La manifestazione è stata Patrocinata da : Regione Lazio; Comuni di Savignano sul Rubicone e Ladispoli.

Solo per la sicurezza stradale da: Provincia Forlì, Provincia Ravenna e Comune S. Mauro Pascoli.

Contributo finanziario della Banca di Credito Cooperativo Romagna Est.

 

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3° CONVEGNO "PRIMAEPOI"

Svoltosi a Torre Pedrera di Rimini il 20 e 21/10/2001

Lavori del 20/10/2001 dedicati alla sicurezza stradale

Il moderatore Ermanno Pasolini (giornalista), dopo aver ricordato il senso dello slogan provocatorio che avrebbe accompagnato il lavori del convegno (TRA GLI STRUZZI DI ROMAGNA UNA STRAGE CHE URLA VERGOGNA) ha ripetutamente richiesto se tra il pubblico fosse presente qualche rappresentante istituzionale. Era presente solo il Sindaco di Savignano sul Rubicone e l'assessore Montemaggi dello stesso Comune. I numerosi studenti che hanno seguito la manifestazione hanno purtroppo compreso il significato dello slogan. L'invito di partecipazione era stato esteso a tantissimi consigli comunali. Le segreterie dei Comuni di San Mauro Pascoli, Gatteo, Savignano sul Rubicone, Santarcangelo di Romagna, Cesena, Gambettola e Bellaria erano state contattate personalmente, affinchè il programma del convegno venisse consegnato ad ogni singolo consigliere. A prescindere dal colore politico di appartenenza, su più di cento consiglieri comunali invitati direttamente nessuno ha accolto l'invito.

Dopo un breve saluto del Sindaco di Savignano sul Rubicone Sergio Gridelli sono iniziati i lavori.

INTERVENTO INTRODUTTIVO DEL DOTT. GIUSEPPE RADUANO (Presidente Ass.ne "PU.RI.")

...Sono convinto che seguiranno i lavori del convegno continuando a darci una mano tantissime persone care. Non parleranno al microfono, ma la loro voce sarà inconfondibile. Tra loro quest'anno ci sarà Pino, che è stato uno dei principali ispiratori di questa serie di convegni, soprattutto nella parte dedicata alle terapie di guarigione non convenzionali. Ci sarà anche Gianpaolo, che da pochi giorni è volato in cielo per raggiungere la sorella Elisa.
Cosa significa il titolo del Convegno? Si è voluto riassumere nella parola "primaepoi" il profondo nesso di continuità ed interdipendenza che raccoglie in un unico contesto una molteplicità di esperienze.
Come direbbe l'On.le Antonio Di Pietro, che ci azzecca l'aldilà con la sicurezza stradale? La risposta può essere riassunta in una sola parola tanto di moda: globalizzazione.
La seconda giornata dei lavori, dedicata alle terapie di guarigione non convenzionali ed all'aldilà ha scatenato diffidenze, insofferenze, critiche e giudizi sommari. Sono argomenti delicati che anziché essere approfonditi senza riserve mentali vengono spesso messi al bando, anche se la conseguente ignoranza può portare ad odiose forme di sciacallaggio a danno delle persone che soffrono.
Vorrei iniziare i lavori della prima giornata stimolando qualche spunto di riflessione.
Cosa succede dopo ogni grave incidente stradale? Inizia subito una frenetica partita a ping pong nella quale la pallina delle responsabilità viene fatta rimbalzare dall'uno all'altro. La colpa è della velocità, delle discoteche, delle case costruttrici, delle strade pericolose, degli scarsi controlli, della scarsa educazione stradale, dell'alcool, della droga e così via. Alcuni giocatori sono dei veri maestri nel modificare le traiettorie, magari facendo deviare le palline con delle chiacchere ad effetto. Le vittime ed i loro familiari raramente possono partecipare al gioco, perché le palline cadono o si rompono prima che venga a loro concessa la possibilità di entrare in campo. Alla fine gli spettatori cominciano ad annoiarsi, i giocatori se ne vanno, si spengono i riflettori e rimane solo un tavolo da ping pong vuoto ed un gruppo di persone straziate dal dolore. Quello che succede dopo non interessa. Meglio non pensare a cose tristi e rivolgere l'attenzione ad argomenti che raccolgono più audience, come ad esempio cosa accade al "grande fratello". Ormai la notizia dell'incidente è stata spolpata e gli organi di informazione hanno riportato tanti discorsi impregnati di sensibilità e buoni propositi. Sembra che tutti abbiano ragione dal loro particolare punto di vista. Purtroppo quasi nessuno si sente responsabile dell'accaduto od è consapevole che una visione interessata e parziale del problema può indurre a scelte sbagliate......
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PREMESSA

GLI INTERVENTI DEI RELATORI VENGONO RIPORTATI IN ESTREMA SINTESI ED IL DIVERSO SPAZIO DEDICATO ALL'ESPOSIZIONE NON VUOLE ASSOLUTAMENTE SIGNIFICARE UNA DISPARITA' DI CONSIDERAZIONE. VENGONO RIPORTATI INTEGRALMENTE SOLO GLI INTERVENTI PER I QUALI E' STATA MESSA A DISPOSIZIONE UNA RELAZIONE SCRITTA DA PARTE DEI SINGOLI RELATORI.

MESSAGGIO DEI RAGAZZI DISABILI ALESSIO TAVECCHIO, JURY CERASINI E NICOLA GAZZA

Il convegno è entrato immediatamente nel vivo con una "lezione tipo" in materia di sicurezza stradale impartita da alcuni giovani docenti disabili a seguito di incidente stradale. Alessio Tavecchio, Jury Cerasini e Nicola Gazza hanno illustrato alle persone presenti il significato e la portata del loro impegno educativo all'interno delle scuole, soffermandosi sull'inaspettata scarsa sensibilità al tema da parte del mondo degli adulti. Sotto la stimolante regia del moderatore Ermanno Pasolini si è poi sviluppato un intenso e costruttivo dibattito tra gli studenti ed i giovani docenti. I relatori hanno risposto anche a domande che riguardavano la loro sfera personale, facendo conoscere alcuni aspetti poco noti del dopo incidente.

CERIMONIA DI PREMIAZIONE DEI MIGLIORI TEMI SULLA SICUREZZA STRADALE

Per rimediare al ritardo accumulato con il dibattito, mentre i gruppi musicali preparavano gli strumenti si è proceduto con la cerimonia di premiazione dei migliori temi sulla sicurezza stradale. E' stato conferito un attestato di benemerenza (assieme ad un salvadanaio con la dicitura "NON SPRECARE LA VITA") agli studenti Sirri Sara, Altini Riccardo e Canducci Marco delle scuole medie inferiori "Anna Frank" di San Giorgio di Cesena per i componimenti svolti sul tema: "Ti sei reso responsabile di un incidente stradale nel quale un tuo amico ha perso la vita o è rimasto disabile. Scrivi una lettera ai suoi genitori."

 ARCOBALENO DI SUONI E PAROLE CHE UNISCE I RAGAZZI DELLE DUE PARTI DEL CIELO

E' forse stato uno dei momenti che hanno emotivamente più coinvolto il pubblico presente. I gruppi musicali "Nobili Selvaggi" e "Blaze" hanno espresso in musica le loro emozioni più autentiche per ricordare gli amici rimasti vittime di un incidente stradale. Alcuni amici scout hanno voluto dedicare una canzone ai fratelli Elisa e Gianpaolo Abbondanza, prematuramente volati in cielo. E' stata anche letta dalla sorella di Roberta Dellamore la poesia scritta poco prima dell'incidente, il cui testo è riportato nello spazio "premonizioni" di questo sito. La consapevolezza di aver assistito ad un messaggio autentico e profondo proveniente da persone che hanno vissuto con intensità la realtà del dopo incidente era quasi palpabile. Studenti ed insegnanti hanno lasciato il centro congressi visibilmente commossi salutando tutti i relatori.

L'ANGOLO DI DON VITO

Don Vito è un sacerdote in prima linea che è noto alla maggior parte delle associazioni italiane familiari vittime della strada, perché sempre disponibile a condividere le sofferenze del prossimo. Con una delle sue "solite" parabole ha trattato il tema dell'accettazione di ciò che è inaccettabile. Don Vito collabora intensamente con l'associazione per la vita "Omar Cialucco" di Spoleto e mensilmente promuove degli incontri con persone che hanno sofferto un trauma "inaccettabile". E' amico sincero e disponibile di tanti genitori rimasti orfani di un figlio. Durante i lavori del Convegno sono state numerose le persone che hanno voluto incontrare individualmente questo prezioso amico.

DOTTOR PARIDE BERTOZZI (Difensore Civico di Cesena)

Il relatore è noto alla comunità locale per l'incisività e la determinazione dei propri interventi istituzionali.

Da anni fornisce sostegno e collaborazione all'Associazione PU.RI. per il migliore conseguimento delle finalità associative, manifestando spesso stupore ed incredulità per il disinteresse che viene riscontrato. Dopo aver esposto le funzioni e le modalità di intervento del difensore civico, il Dott. Bertozzi ha descritto alcuni degli interventi effettuati dal proprio Ufficio in materia di sicurezza stradale, mettendo in risalto le inadempienze ed i gravissimi ritardi della Pubblica Amministrazione. Al termine dell'intervento il relatore è stato intrattenuto dai responsabili di varie associazioni per valutare alcune ipotesi di collaborazione.

PROF. MARCEL HAEGI (Presidente FEVR - Federazione Europea Vittime Strada)

Il relatore non ha potuto presenziare alla manifestazione per causa indipendenti dalla propria volontà. La relazione appositamente predisposta è stata letta dal Dott. Giuseppe Raduano. Si riportano i concetti fondamentali:

"Il prossime piano decennale di sicurezza stradale dell'Unione Europea"

Sapete già che con il Trattato d'Amsterdam, adesso ratificato, la sicurezza stradale è diventata di competenza delle Istituzioni europee. Esse possono dunque emanare delle Direttive anche in questo campo e se necessario portare i Stati reticenti davanti alla Corte di Giustizia Europea.

Nella pratica, finora, la Commissione si è limita a dare delle raccomandazioni, lasciando i singoli paesi a fare quello che volevano, in virtù del principio di sussidiarietà. Dopo 2 piani quinquennali di sicurezza stradale, la Commissione si propone di attuare un terzo piano, questa volte decennale, dal 2002 al 2010, nel ambito dei sui nuovi poteri.

Ricordo il funzionamento delle Istituzioni europee:

......La Federazione Europea delle Vittime della Strada, con l'aiuto di personalità di alto livello, ha elaborato una bozza di programma europeo che ha sottomesso al Parlamento europeo, che ne ha doverosamente tenuto conto nella Risoluzione del 18 Gennaio 2001.

Questa bozza è anche stata presentata, sia alla Commissione Europea, che a tutti Ministri dei Trasporti dei Stati membri, dove attualmente si scontra con tanti interessi diversi.

Ecco in sintesi la nostra proposta:

Paesi come l'Inghilterra, la Olanda e la Svezia hanno tali programmi forti, con il risultato che il numero di morti per miliardi di km sono la metà della media europea. Il loro segreto: una forte e attiva partecipazione popolare agli problemi di sicurezza. Si dice che su due Svedesi, tre fanno parte di una associazione per la sicurezza. Torna all'inizio Home Page

AVV. FRANCESCO SALADINI (Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada)

L'associazione fondata dall'Avv. Saladini è presente ormai su tutto il territorio nazionale ed opera con più di sessanta responsabili provinciali. Il relatore ha illustrato le principali modalità di intervento dell'associazione, i risultati conseguiti, le iniziative in corso ed i progetti futuri.

FRANCESCO MAROTTA (Presidente Associazione Andrea Dal Martello)

L'associazione "Andrea Dal Martello" è stata costituita da un gruppo di ragazzi con l'intento di migliorare la sicurezza stradale in provincia di Rovigo. Al convegno erano presenti diversi giovani associati ed i rappresentanti delle altre associazioni sono rimasti impressionati per la "vitalità" e la incisività di questa associazione. Con lo slogan "Contro il verde che uccide la speranza", l'associazione "Andrea Dal Martello" in pochi mesi ha raccolto più di 10.000 firme di sostegno, ha promosso una importante manifestazione pubblica, ha incontrato responsabili istituzionali di vario livello, ha fornito una interpretazione coerente ad alcune norme di dubbia interpretazione inducendo alcune istituzioni ad emettere i conseguenti provvedimenti di tutela per la sicurezza stradale, ha proposto alle competenti autorità l'adozione di specifici interventi per il miglioramento della sicurezza sulle strade... L'intervento del Presidente Francesco Marotta ha messo in risalto la meticolosità del lavoro svolto e la carica energetica del sodalizio. Sicuramente altre associazioni ne rimarranno contagiate.

DIBATTITO NONSOLOCHIACCHERE Torna all'inizio Home Page

Nessuna delle istituzioni invitate era presente. Il dibattito si svolge tra i responsabili delle associazioni presenti per cercare strategie comuni. Il Dott. Giuseppe Raduano rileva che a livello istituzionale gli organismi non profit più organizzati e diffusi rappresentano degli interlocutori privilegiati sotto l'aspetto della considerazione e del sostegno. Per questo motivo le singole associazioni di volontariato che operano nel campo della sicurezza stradale rischiano di essere emarginate o discriminate rispetto a quelle più potenti fondazioni che rappresentano spesso l'emanazione di importanti gruppi economici, finanziari ed assicurativi. Il giovane Andrea Proto illustra ai presenti le ragioni per cui si sta costituendo nel comune di Oria (BR) una associazione che si occuperà di educazione e sicurezza stradale. Invita poi i presenti a valutare le potenzialità di Internet, rilevando che molte delle persone intervenute ai lavori del convegno si sono conosciute sulla grande rete.

Dopo ampia discussione, Francesco Marotta, Andrea Proto ed i rappresentanti di altre associazioni decidono di istituire un sito web comune, dotato di forum, nick di utilità operativa ed alcuni indirizzi email a cui rivolgersi per rispondere a specifiche richieste di "pronto intervento" provenienti dalle vittime della strada e dai loro familiari. L'Avv. Aldo Grassi illustra e risponde alle domande dei convegnisti sul danno punitivo. Rende poi disponibile in fotocopia alcuni suggerimenti sui seguenti argomenti: "Come scegliersi l'avvocato" e "Come difendersi dal proprio avvocato". Si concludono così i lavori della giornata e l'elenco delle istituzioni invitate viene aggiunto agli altri documenti presenti nella bacheca denominata "L'angolo degli struzzi", posta all'ingresso del centro congressi.

L'elenco delle istituzioni è riportato nella pagina del sito denominata "Sicurezza stradale tra gli struzzi" con il richiamo "Una statistica eloquente".

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Lavori del 21/10/2001 (Terapie di guarigione- Esiste l'aldilà?)

La relazione conclusiva riguardante i lavori della seconda giornata del convegno non è in grado di rappresentare e riassumere adeguatamente il valore e la portata dei concetti espressi dai vari relatori, anche perché non è stato possibile attingere informazioni dalla videoregistrazione della manifestazione. Infatti l'amico Francesco Sagato, che ha sempre prestato volontariamente la propria opera per registrare i lavori delle precedenti edizioni, non è potuto essere presente al 3° Convegno "primaepoi" per gravi ed improvvisi motivi familiari. Vengono pertanto riportati i titoli degli interventi e poche note di commento.

All'inizio dei lavori il Dott. Giuseppe Raduano ha voluto sottolineare che sui temi della giornata c'è un grandissimo bisogno di conoscenza. Il Convegno vuole pertanto dare una risposta a tale esigenza, ma il pubblico presente sarà libero di condividere o meno ciò che i relatori diranno.

PROF. ROMEO FRIGIOLA

La semplicità espositiva del relatore ha catturato l'attenzione di tutto il pubblico presente. La relazione è stata in gran parte svolta sui messaggi provenienti dal mondo interiore e sulla funzione dei sogni. Premonizioni e precognizioni significano che è tutto predeterminato? Una interessante analisi del relatore ha cercato di fornire una risposta condivisibile a questo importante interrogativo.

PATTY PELLICCIOTTI

Patty ha gentilmente accettato di tenere una relazione in sostituzione dei relatori indicati nel programma originale. Infatti alcune gravissime pressioni esercitate dall'esterno hanno indotto i due psicologi che dovevano svolgere una relazione sull'ipnosi terapeutica a non partecipare ai lavori. L'Associazione "PU.RI." si è attivata per fare la massima chiarezza su quanto è successo. Patty ha fatto conoscere al pubblico presente l'essenza dei riti sciamanici ed alcuni aspetti particolari riguardanti la conoscenza dell'aura.

D.SSA TANIA RIVKINA

La relatrice ha svolto una relazione interessantissima sulle possibilità di cura di certe gravi malattie con terapie vibrazionali, a complemento delle tradizionali forme terapeutiche della medicina "ufficiale". Sulla base delle conoscenze professionali acquisite la relatrice ha rilevato una stretta connessione tra alcuni episodi traumatici e l'insorgere della malattia in particolari organi del corpo umano. L'interesse suscitato è stato confermato dal gran numero di persone che dopo la relazione si sono soffermate con la D.ssa Tania Rivkina per ricevere informazioni e consigli.

FONDAZIONE ALESSIO TAVECCHIO

In molti conoscono la storia di Alessio o hanno letto il suo libro "Cronaca di una guarigione impossibile", che descrive il suo percorso di sofferenza. Come sempre il pubblico è stato coinvolto da ciò che Alessio è in grado di esprimere ben oltre le parole ed il tempo assegnato all'intervento si è dimostrato troppo ridotto. In futuro questo errore sarà evitato.

GLI AMICI DI BRUNO GRONING

Con notevole ritardo sulla "tabella di marcia" i relatori hanno illustrato l'insegnamento di Bruno Groning ed i riscontri scientifici riguardanti numerose guarigioni avvenute attraverso tale insegnamento. Dopo aver fatto una sperimentazione che ha coinvolto tutto il pubblico presente in sala la relazione è stata seguita con molto interesse ad onta dei morsi della fame e dei profumi provenienti dalla sala ristorante.

MASSAGGIO MUSICALE DEI "NOBILI SELVAGGI"

All'ingresso del centro congressi è stata allestita una tenda, all'interno della quale i ragazzi del gruppo "Nobili Selvaggi", con un abbigliamento di ispirazione beduina, hanno cominciato a praticare il loro originalissimo massaggio musicale. E' difficile spiegare ciò che è successo all'interno della tenda. Dire che veniva praticato un massaggio con sottofondo di musica personalizzata dal vivo sarebbe limitativo. Comunque è stato un successone ed a qualche "beduino" è anche stato chiesto l'autografo. I ragazzi del gruppo hanno partecipato al convegno per ricordare alcuni amici rimasti vittime di incidenti stradali.

DOTT. MARINO PARODI

Nel pomeriggio i lavori sono ripresi con un leggero ritardo sul programma previsto. Il Dott. Marino Parodi ha introdotto il tema della seconda parte della giornata "prove ed indizi dall'aldilà?" con la sua ben nota competenza. L'esposizione è stata ampia e significativa.

PADRE U. P. MAGNI

Il relatore, che non dimostra assolutamente i suoi quasi 90 anni, ha esposto in maniera semplice e comprensibile le nuove frontiere della fisica sub-atomica e ciò che la scienza sta progressivamente verificando in armonia con la fede. Durante il convegno Padre Magni ha incontrato individualmente diverse persone colpite da lutto recente, rispondendo in qualche modo a tutti le domande che gli venivano poste e facendo talvolta sbocciare un sorriso con una delle sue proverbiali barzellette. Ogni ulteriore considerazione su questa inclonabile figura carismatica sarebbe limitativa.

LE MAMME DI ANCONA

Le Sig.re Franca Uncini e Carla Gambi Scognamiglio, in rappresentanza del gruppo " le Mamme di Ancona", costituitosi spontaneamente nel 1987, hanno illustrato come e perché era stato scritto e pubblicato il libro "Storie di vita e d'infinito". Per far meglio comprendere al pubblico le "note caratteristiche" degli autori del libro, sono stati letti alcuni dialoghi ed insegnamenti attribuiti ai ragazzi che vivono nella dimensione di luce. Durante i lavori del convegno Franca e Carla hanno incontrato numerosi genitori rimasti orfani di un figlio, portando loro conforto.

IGOR SIBALDI

L'intervento di Igor Sibaldi ha catturato l'attenzione di tutto il pubblico presente, poiché ha provocato riflessioni che hanno accresciuto la consapevolezza individuale sulle funzioni superiori della mente. I lavori e le finalità del convegno hanno tratto un inaspettato impulso, anche per alcune prospettive che hanno preso forma nel più ampio contesto delle conoscenze individuali maturate nel corso dei lavori.

LAURA PARADISO

Laura Paradiso ha illustrato al pubblico con la sua consueta schiettezza il Suo rapporto privilegiato con l'aldilà. Laura è evidentemente dotata di una forte sensitività, ma queste sue facoltà si sono enormemente sviluppate dopo il trapasso del figlio Corrado. Le Sue doti non se le è cercate. Come spesso succede, sono innate. Si manifestano con gli anni, ma le possiedi sin dalla nascita. Non puoi rifiutarle. I messaggi devono portare delle prove d'identità inequivocabili ed è bene diffidare di coloro che invece forniscono messaggi generici utilizzabili in ogni evenienza. Per chiarire il concetto Laura ha illustrato al pubblico alcune esperienze eclatanti ed ha invitato gli struzzi di ogni tipo (anche quelli che si occupano di sicurezza stradale) a togliere la testa da sotto la sabbia.

DIMOSTRAZIONE PUBBLICA

La dimostrazione pubblica di contatto fra coloro che vivono nel mondo dello spirito ed i loro cari presenti in sala doveva fa conoscere due diverse "tecniche":

La tecnica "inglese" di visualizzazione e comunicazione curata da Maria Antonietta Contu.

La psicofonia nella forma originale praticata da Laura Paradiso.

 A causa del forte ritardo accumulato nel corso della giornata era stato deciso di fare solo due brevi dimostrazioni, pur essendo consapevoli che in questo modo si sarebbe potuto compromettere il buon esito della prova. Nonostante ciò le due sperimentatrici si sono rese disponibili per non deludere le aspettative.

Maria Antonietta Contu è stata sorprendente per la sicurezza e la dovizia di particolari del suo unico contatto. Il pubblico presente in sala non si è potuto rendere conto di ciò che stava accadendo, perché la mamma interessata (che nel "contatto" aveva riconosciuto la figlia trapassata), non riusciva a parlare per l'emozione suscitata dalle tante informazioni che stava ricevendo.

Laura Paradiso invece non ha potuto compiere la dimostrazione, poiché il registratore con il quale è solita creare il "contatto" si era guastato e non era possibile trovarne uno similare.

Dopo aver recuperato gran parte del ritardo sul programma, il messaggio conclusivo dei lavori del convegno è stato affidato ai ragazzi ed alle canzoni a loro ispirate dagli amici volati in cielo. Torna all'inizio

SALUTO IN MUSICA

Non è possibile riportare la musica e soprattutto l'atmosfera del momento, ma già le parole possono dare un'idea delle emozioni suscitate. Questa è la canzone che Roberto ha composto dopo i numerosi incontri avvenuti in sogno con l'amico del cuore Andrea, rimasto vittima di un incidente stradale:

-UN SOGNO DI QUELLA MATTINA- SEDUTI ASSIEME DENTRO IL BAGNO- LA MANO FRA I CAPELLI: POCHI

-CONTENTO SI DI ESSERE LI -I0 TI CHIESI COSA FACEVI - I0 SON TORNATO NON SONO MORTO -DI COLPO SEI SPARITO VIA - ANDREA NON ANDARE DAI - E POI UNA MACCHINA ERA INFUOCATA - ED I0 LA SPENSI CON CATTIVERIA -ANDREA DIMMI DOVE SEI ANDATO - ANDREA NON TI SEI SALVATO -UN LAMPO IL CUORE MI FULMINO' - QUANDO LO RIVIDI SULLA SUA MOTO - ERAVAMO NEL PARCHEGGIO A SCUOLA - ERAVAMO ASSIEME AI CENTO ALL' ORA -POI SIAM PARTITI SU PER UN MONTE - PINK FLOYD A MANETTA ED UNO SGUARDO FORTE - LA STRADA PASSAVA SENZA PENSARE A NIENTE - LA STRADA E' FINITA COME LA TUA VITA - -UNA VOLTA SAI TI DOVEVO INCONTRARE - NON SO' PERCHE' NON TI SEI FATTO VEDERE - I0 VOLEVO SOLO CON TE' PARLARE - I0 AI TUOI VOLEVO TELEFONARE -UNA MACCHINA BIANCA PER CASA MIA E' PASSATA - PIENA DI NEVE PRIMA ERA INFUOCATA - AL RISVEGLIO POI MI PRESE LA SCHIENA - AL RISVEGLIO POI UN FIUME IN PIENA -ERAVAMO ASSIEME SOTTO LA LUNA -

CON LA MOTO TORNA TI DAL NOSTRO VIAGGIO - UNA LUCE BRILLAVA TUTTO BENE ERA ANDATO -

ERAVAMO FELICI TUTTO ERA SCONTATO - I0 UNA PROMESSA TI HO FATTO DAVANTI ALLA FOTO CONTENTA

- CHE VOGLIO RIVEDERTI QUANDO ANCH' I0 VERRO CON TE - LASSU' DOVE LE ANIME VOLANO SPLENDIDE E FELICI - ALLA CORTE DI UN UOMO CHE CHIAMANO DIO - E TU SOLO LO SAI SE ESISTE DAVVERO - E TU SOLO POTRAI DIR DI SI...

dopo aver ascoltato le canzoni di Roberto, Alessandro e Manuel, un arcobaleno di suoni, parole ed emozioni ha unito i ragazzi delle due parti del cielo ed i presenti ne sono stati testimoni.

CONCLUSIONI E PROSPETTIVE

Come già avvenuto nei precedenti convegni "Primaepoi", non poteva essere concepito un modo migliore per concludere il Convegno, poiché il "prima" ed il "poi" sono stati messi in relazione con un inesprimibile momento di sintesi e di continuità. Le idee e le emozioni maturate all'interno del Centro Congressi hanno continuato ad esercitare i loro effetti anche successivamente, innescando un processo di dilatazione inaspettato. Le associazioni presenti ai lavori hanno deciso di realizzare unitariamente progetti comuni, diverse persone traumatizzate da un lutto si sono riconosciute in tanti valori che il convegno voleva perseguire, molti amici di giovani vittime hanno dimostrato la loro solidarietà fornendo collaborazione e suggerimenti....Tenendo fede al tema del Convegno, la conclusione dei lavori ha rappresentato l'inizio di un nuovo percorso di crescita civile e spirituale. Nonostante la irresponsabile latitanza di tante istituzioni, nuove idee e nuovi stimoli hanno già cominciato a fecondare diversi ambiziosi progetti. L'appuntamento è per il 4° Convegno "Primaepoi".

 

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2° CONVEGNO "Primaepoi"

svoltosi a BELLARIA-IGEA MARINA (RN)

30/9/2000 : diritto-dovere alla sicurezza stradale, tutela vittime e loro familiari

1/10/2000 : terapie di guarigione non convenzionali, prove ed indizi dall'aldilà?

Lavori del 30/9/2000 dedicati alla sicurezza stradale  Torna all'inizio

 Il moderatore Ermanno Pasolini (giornalista), dopo aver ricordato il senso dello slogan provocatorio che avrebbe accompagnato il lavori del convegno (TRA GLI STRUZZI DI ROMAGNA UNA STRAGE CHE URLA VERGOGNA), ha commentato la lettera di presentazione che corredava il programma del convegno, il cui testo viene riportato integralmente:

" Gli argomenti trattati nella prima giornata del convegno riguardano tutti, non solo le vittime della strada ed i loro familiari. L'anno scorso le giornate dedicate alla sicurezza stradale hanno avuto una scarsissima partecipazione di pubblico e sono state ignorate dalla maggior parte delle istituzioni interessate, oltre che dagli organi di informazione. Non è nostra intenzione portare iella, ma consapevolezza, poiché in tanti pensano di risolvere il problema con atteggiamenti fatalisti, gesti scaramantici o con la politica dello struzzo. Più che le chiacchiere parlano i numeri, soprattutto se si pensa che a ciascun numero si abbina una sofferenza vera e reale. Nel 1997 in Italia ci sono stati 190.031 incidenti stradali che hanno prodotto 8.000 morti; 250.000 feriti; 20.000 invalidi; 40.000 miliardi di costo sociale. Per il passato si conoscono i nomi delle persone coinvolte (gli altri), ma è anche possibile fare con stime molto attendibili i nomi delle persone che saranno coinvolte in futuro (cioè ciascuno di noi). Se si considera che un nucleo familiare è costituito mediamente da 3,5 persone, che la vita media è di circa 70 anni, che ogni persona ha vincoli di parentela ed amicizia stretta con almeno 30 altre persone, assumendo i valori del 1997 come costanti si ottengono i seguenti risultati:

In 70 anni le strade Italiane, se non ci saranno correttivi, produrranno 560.000 morti; 1.400.000 invalidi; 17.500.000 feriti; 4.900.000 familiari traumatizzati, 2.800.000 miliardi di costo sociale. Ciò significa che una famiglia su 10 avrà un morto o un disabile all'interno delle mura domestiche; una persona su quattro rimarrà ferita in un incidente stradale; tutti soffriranno la perdita di un parente o di un amico stretto, provando spesso sensi di colpa per esserne responsabili. Insomma ciascuno di noi entrerà a far parte di questa statistica. Si tratta solo di stabilire in quale categoria. Non succede solo agli altri, poichè la probabilità di entrare a far parte di questi numeri rappresenta una certezza statistica. Chi rimane a guardare senza fare nulla si rende responsabile....

INTERVENTO DEL DOTT. GIUSEPPE RADUANO (Presidente Ass.ne "PU.RI.") Torna all'inizio

... Considerato che spesso vengono concessi patrocini per iniziative di scarso spessore sociale, più adatte a conseguire benefici di immagine o consensi, dovrei dire che provo amarezza per l'accaduto, poiché la parola "amarezza" corrisponde meglio alle aspettative della gente. In molti pensano che chi subisce un trauma debba necessariamente diventare più remissivo ed un po' rimbambito. Forse anch'io sono diventato più rimbambito, ma anziché essere amareggiato per i patrocini rifiutati, sono indignato e sconcertato per l'affronto arrecato alle vittime, ai loro familiari, alle finalità associative ed al diritto di sicurezza degli utenti della strada. Anche per questo alcuni ragazzi disabili sulla sedia a rotelle e Mimma (la figlia ha subito traumi permanenti a seguito di incidente stradale), già da tempo impegnati nell'insegnamento della sicurezza stradale nelle scuole, faranno l'appello. Mimma, che ha difficoltà nel pronunciare parole con la consonante "erre" sarà agevolata, poiché la parole prevalente sarà: "assente".

Purtroppo il disinteresse e la scarsa considerazione verso le vittime ed i loro familiari non è prerogativa di tante istituzioni civili, ma rappresenta un atteggiamento culturale generalizzato che coinvolge spesso personaggi noti (hanno sempre ignorato le nostre richieste e perciò quest'anno non abbiamo disperso energie nel tentativo di coinvolgerli) mezzi d'informazione (c'è un interesse quasi morboso per l'incidente con morti e feriti, ma poca attenzione verso la prevenzione ed il dopo incidente), famiglie (agli incontri che abbiamo promosso per i genitori sulla sicurezza stradale c'è stata una partecipazione massima del 5%, anche quando l'invito è stato fatto attraverso il diario scolastico dei propri figli), mondo economico (abbiamo riscontrato un'insensibilità quasi assoluta sui nostri territori), scuole (spesso viene impunemente ignorato l'obbligo di insegnamento dell'educazione stradale e solo pochi docenti sono concretamente impegnati per la sicurezza stradale), magistratura (durante i lavori di questo convegno saranno divulgate esperienze giudiziarie incredibili), forze dell'ordine (una minoranza permissiva ne ha compromesso l'immagine contribuendo ad alimentare la pericolosa degenerazione culturale in atto).

Ritengo però provocatoriamente che le responsabilità più gravi siano imputabili al mondo del volontariato ed alle varie forme di organismi non profit. Esiste infatti una cultura della solidarietà specializzata che spesso ignora i valori perseguiti dalle associazioni impegnate in altri settori (pensiamo ad esempio alle associazioni di tutela ambientale che caparbiamente si oppongono allo spostamento di alberi pericolosi per la sicurezza stradale). Spesso esiste una assurda competizione di immagine esterna o di accaparramento di risorse. Esiste anche una pericolosa sudditanza nei confronti di poteri che possono condizionare finalità e risultati. Attualmente in questo settore del non profit sono in corso profonde trasformazioni e le singole associazioni di familiari di vittime rischiano di essere emarginate o discriminate rispetto a quelle più potenti fondazioni che rappresentano spesso l'emanazione di importanti gruppi economici, finanziari ed assicurativi. Cosa fare? Bisognerebbe coordinare le varie ed autentiche attività di volontariato, rinunciare alle tentazioni di protagonismo ed a competizioni fratricide, prendere maggiore consapevolezza della propria forza, di quanti siamo, di ciò che rappresentiamo ed agire di conseguenza. Anziché azzannarci per raccogliere le ossa spiluccate che ci vengono gettate, dovremmo scollare da certe poltrone le chiappe di chi non dimostra sufficienti capacità e valori per esercitare il potere... Quante sedie vuote in questa sala!! Non ci dobbiamo sorprendere se invece le sedie a rotelle per disabili e quelle degli autobus che portano in Paradiso sono piene. C'è una relazione inversamente proporzionale. Con un certo senso di disagio ora vorrei toccare un tema delicato: quello delle istituzioni religiose che talvolta deludono le aspettative di sostegno e conforto. Sarebbe più comodo evitare l'argomento, ma anche meschino ed infruttuoso. Chiedo ad Anna (la figlia Elisa è rimasta vittima di un incidente stradale) di illustrare la propria esperienza con la Curia Vescovile di Rimini.  

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Intervento di Anna

Mi chiamo Anna: sono la mamma di Elisa, rimasta vittima di un incidente stradale. L'anno scorso assieme ad Angela, la mamma di Andrea, prima dell'inizio del 1° Convegno "Primaepoi" abbiamo richiesto alla Curia Vescovile di Rimini di poter celebrare all'interno del Centro Congressi una Santa Messa dedicata ai tanti ragazzi prematuramente volati in cielo, ma la nostra richiesta non fu accolta. Ci fu risposto che la Santa Messa si poteva celebrare solo all'interno di una Chiesa. Eventuali deroghe potevano essere concesse per manifestazioni con almeno 1000 partecipanti. Successivamente però ci siamo sentite discriminate, poiché con sorpresa ed imbarazzo abbiamo saputo che la motivazione del rifiuto non corrispondeva al vero.

Questa mattina, in un'altra sala di questo centro congressi, si svolge un convegno promosso da una associazione nella quale Don Benzi ha un ruolo fondamentale. All'interno di questo stesso Centro Congressi questa mattina è stata celebrata la Santa Messa seguita da alcune decine di partecipanti al convegno parallelo. Ne siamo felici, ma non possiamo a questo punto negare l'evidenza. E' stata fatta una discriminazione che personalmente giudico offensiva, se la Curia di Rimini ne fosse a conoscenza. Voglio fare un'altra provocazione. C'è forse più attenzione verso ladri, spacciatori, prostitute o delinquenti di varia natura? (è noto il lodevole impegno di Don Benzi verso queste categoria di persone). Mi auguro che qualcuno possa informarlo che anche noi, colpevoli di avere prematuramente perso un figlio o un congiunto, rappresentiamo una categoria di persone "svantaggiate". Per fortuna anche per noi, durante lo svolgimento dei convegni che organizziamo, esistono punti di riferimento religiosi provvidenziali......

RAGAZZI DISABILI ALESSIO TAVECCHIO, JURY CERASINI E NICOLA GAZZA

A questo punto il programma prevedeva una "lezione tipo" in materia di sicurezza stradale impartita da alcuni giovani docenti disabili a seguito di incidente stradale. Erano già stati presi precedenti accordi per il trasporto degli studenti frequentanti alcune scuole della zona ed erano stati definiti altri particolari organizzativi. Dovevano essere presenti almeno un centinaio di studenti accompagnati dai loro insegnanti. Non c'era nessuno. Dopo una lunga ed inutile attesa Alessio Tavecchio, Jury Cerasini e Nicola Gazza hanno illustrato alle persone presenti il significato e la portata del loro impegno educativo all'interno delle scuole, soffermandosi sull'inaspettata scarsa sensibilità al tema da parte del mondo degli adulti.

Nel frattempo la segreteria del Convegno si era premurata di contattare la scuola media di San Mauro Pascoli, dalla quale era stata precedentemente assicurata la presenza di circa 80 studenti. Nessuno aveva pensato di informare l'organizzazione del convegno che all'ultimo minuto la persona responsabile si era rifiutata di firmare il permesso di uscita degli studenti. Un gruppo di convegnisti ha così proposto di insignire la persona che aveva impedito la partecipazione degli studenti ai lavori del convegno col titolo ad honorem di "struzzo del giorno".

INTERVENTO DELL'AVV. ALDO GRASSI SUL DANNO PUNITIVO

Il relatore è noto agli addetti ai lavori, poiché da tempo organizza e promuove congressi e seminari di studio sul danno punitivo procurato da chi tende a conseguire indebiti vantaggi con comportamenti omissivi, dilatori o comunque tali da arrecare un danno ingiustificato alla controparte più debole. L'istituto del danno punitivo è ampiamente regolamentato ed applicato in altri Stati, soprattutto dal sistema normativo-giurisprudenziale Americano. Dopo aver svolto una efficace rappresentazione pratica e dopo aver richiamato alcune significative sentenze giurisprudenziali di diritto internazionale, il relatore ha illustrato i possibili percorsi procedurali compatibili con la vigente normativa Italiana. In particolare sono stati approfonditi alcuni aspetti peculiari riguardanti la quantificazione del danno e la possibile applicazione alla fattispecie dell'impianto normativo riguardante le circostanze aggravanti. Pur trattandosi di argomento molto tecnico, la relazione dell'Avv. Aldo Grassi ha raccolto grande attenzione da parte del pubblico presente in sala (prevalentemente costituito da familiari di vittime della strada), che evidentemente si riconosceva nella controparte debole spesso obbligata a sopportare un ingiustificato "danno punitivo" da parte delle compagnie di assicurazione.

DIBATTITO "NONSOLOCHIACCHERE" CON LE ISTITUZIONI INVITATE

Il giornalista Ermanno Pasolini, moderatore, ha introdotto la discussione con una efficace allegoria di una stazione ferroviaria dotata di tre binari. In tale fantomatica stazione il passeggero è rappresentato dalla "sicurezza stradale" che parte con entusiasmo e tante aspettative prima delle elezioni, ma che non raggiunge mai la stazione di arrivo. Infatti nel corso del viaggio le promesse vanno sistematicamente deluse passando su altri binari. Dopo un circolo vizioso, alla fine del mandato, il passeggero viene ancora a trovarsi sul binario di partenza per riprendere il viaggio con il solito bagaglio di promesse che viene posto al seguito della nuova campagna elettorale.

Il Sindaco di Savignano sul Rubicone, unica istituzione patrocinante presente ai lavori, ha sviluppato un acuto parallelismo tra la realtà convenzionale e la realtà virtuale, sempre più intrecciate e confondibili nella vita quotidiana. La televisione, i vari canali d'informazione, internet, l'immagine fotografica spesso esaltano particolari che influenzano enormemente la percezione della realtà. La rappresentazione dei fatti quotidiani attraverso la duttilità di questi strumenti di comunicazione incidono profondamente sulla emotività delle persone e per questo motivo si può alterare l'obiettività di giudizio. C'è quindi il rischio che le decisioni riguardanti la sicurezza stradale possano in futuro essere assunte privilegiando valutazioni di carattere "virtuale", a discapito di ciò che effettivamente conta. I lavori della prima giornata del convegno "Primaepoi" ci riportano con un sobbalzo a quella cruda realtà che rischia di assumere un ruolo subalterno nei confronti della credibilità che sempre di più si attribuisce alla verità di natura virtuale.

L'ispettore Noferini, appartenente al corpo dei Vigili Urbani, ha illustrato gli interventi più significativi realizzati nel Comune di Imola. L'ispettore ha poi messo in risalto l'incisività del lavoro svolto congiuntamente dai Vigili Urbani e dai giovani docenti disabili dell'associazione PU.RI. all'interno delle scuole medie superiori di Imola. Ha poi denunciato la diffusa inosservanza dell'obbligo di insegnamento della educazione stradale nelle scuole, ipotizzando l'intervento dei genitori degli studenti per esigere, anche ricorrendo all'autorità giudiziaria, l'assolvimento di tale obbligo.

Nel corso del dibattito sono state segnalate le difficoltà che i genitori degli studenti incontrerebbero nell'assumere tali iniziative, anche a causa della scarsa conoscenza che gli stessi hanno della materia. Tali interventi, atti a garantire il rispetto della Legge, potrebbero invece costituire un preciso dovere d'ufficio posto a carico delle forze dell'ordine che rilevano la circostanza nell'espletamento dei propri compiti.

L'assessore Ercole Acerbi, della Provincia di Forlì, ha manifestato riserve sull'intervento introduttivo dei lavori del convegno. In particolare non ha condiviso gli spunti critici riguardanti le istituzioni religiose. Come rappresentante politico di un partito che si ispira ai valori cristiani, l'assessore ha auspicato la partecipazione ai lavori del convegno di rappresentanti della Chiesa cattolica opportunamente invitati. Ha poi evidenziato l'assoluta necessità di mettere in atto interventi efficaci per migliorare la sicurezza stradale sia a livello educativo che a livello strutturale, poiché il pesantissimo tributo di sangue versato sulle strade non può più essere tollerato. Nel corso del successivo dibattito è stato precisato che sull'esposizione dei fatti descritti all'inizio dei lavori ciascuno era invitato a fare le proprie riflessioni traendo autonome conclusioni. Si è anche affermato che a causa del disinteresse dimostrato dalla maggior parte delle istituzioni operanti nelle province di Forlì e Rimini, le future iniziative dell'associazione PU.RI. in materia di sicurezza stradale si sarebbero sviluppate soprattutto altrove. Si è fatto anche rilevare che mentre gli incentivi all'esportazione di prodotti locali valorizzano l'economia del luogo, gli incentivi all'esportazione di energie provenienti dal mondo del volontariato sono censurabili e deleterie, poiché sottraggono alla comunità una preziosa linfa di valori morali e civili.

Hanno fatto seguito alcuni interventi dei responsabili delle associazioni "Manuela", "Cosistra", "Omar Cialucco", "Assoc.ne Italiana Familiari e vittime della strada" che hanno messo in evidenza la gravissima latitanza di tante istituzioni sul tema della sicurezza stradale. Per questo motivo sono maturate alcune decisioni operative collegiali ed in particolare è stato deciso di coinvolgere e sensibilizzare direttamente la gente con una proposta di Legge di iniziativa popolare predisposta dall'Associazione "Manuela" di Treviso.

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INTERVENTO DI DON VITO (sacerdote a Spoleto)

Don Vito è un sacerdote in prima linea che è noto alla maggior parte delle associazioni italiane familiari vittime della strada. Nel proprio intervento ha sviluppato le tematiche riguardanti il dopo incidente ed ha denunciato la quasi totale assenza di punti di riferimento per le vittime ed i loro familiari. Dopo aver evidenziato il proprio ruolo all'interno dell'associazione per la vita "Omar Cialucco" di Spoleto, Don Vito ha sollecitato tutte le forze civili e sociali ad un impegno comune per coordinare i propri sforzi, rendendosi anche disponibile ad organizzare un punto di sostegno nazionale per i familiari delle vittime della strada. L'intervento del sacerdote, pacato e denso di contenuti, ha raccolto il consenso unanime di tutte le associazioni presenti. Alcune parabole semplici e significative hanno poi offerto a tutti i presenti preziosi spunti di riflessione.

GRUPPO SCOUTS

Dopo una breve introduzione sui valori dello scoutismo e sulla loro trasferibilità in materia di sicurezza stradale, sono stati proiettati alcuni filmati/intervista, appositamente realizzati per il convegno "Primaepoi". La videocassetta ha evidenziato il particolare punto di vista dei ragazzi scout per fasce di età, mettendo in risalto la loro sensibilità per i temi riguardanti la sicurezza stradale. Si sono vissuti momenti di intensa emozione quando i ragazzi hanno ricordato gli amici che sono rimasti vittime di incidenti stradali. Sarebbe stato opportuno per le tante istituzioni assenti ascoltare ciò che è stato detto e le proposte di buon senso che sono scaturite.

FEDERAZIONE EUROPEA FAMILIARI VITTIME DELLA STRADA

Il Prof. Marcel Haegi, Presidente della Federazione Europea Familiari Vittime della Strada, ha elencato i numeri terrificanti del tributo di sangue versato sulle strade della Comunità ed ha evidenziato i ritardi presenti in alcuni Stati membri. Il relatore ha inoltre fornito preziose anticipazioni sugli strumenti in corso di adozione a livello comunitario per contrastare la strage stradale, illustrando i punti di convergenza maturati in un recentissimo incontro svoltosi in Lussemburgo. Sono poi state descritte le principali norme in corso di approvazione e la sintesi dell'intervento già predisposto dal Prof. Haegi per l'imminente tavolo di discussione all'interno del Parlamento Europeo sulle misure da adottare per ridurre del 50% la mortalità stradale entro l'anno 2010.

ASSOCIAZIONE ITALIANA FAMILIARI E VITTIME DELLA STRADA

L'avv. Francesco Saladini, fondatore dell'Associazione, ha rappresentato ai presenti le numerose iniziative realizzate dalla propria Associazione ed ha evidenziato le difficoltà che spesso si devono affrontare per perseguire il miglioramento della sicurezza stradale ed una più civile tutela delle vittime e dei loro familiari. Purtroppo molto spesso gli interessi delle case automobilistiche, delle compagnie di assicurazione e di altri centri di potere condizionano pesantemente le possibilità di mettere in atto misure incisive per contrastare la vergognosa mattanza di vite umane sulla strada. Si tratta di una vera e propria guerra non dichiarata che quotidianamente porta lutti e disperazione in decine di famiglie italiane. Il relatore ha auspicato una più accentuata collaborazione tra le varie associazioni familiari vittime della strada, affinché con un coordinamento strategico delle rispettive attività la guerra possa essere vinta.

I lavori della giornata si sono conclusi con una discussione che ha portato le varie associazioni presenti a definire alcune concrete iniziative da realizzarsi attraverso un comune centro di coordinamento.

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Lavori del 1/10/2000 (Terapie di guarigione- Esiste l'aldilà?) Torna all'inizio

Alla seconda giornata dei lavori il numero dei partecipanti è stato più numeroso ed ha seguito con molto interesse gli interventi dei relatori. Il moderatore Dott. Marino Parodi, uno dei più noti studiosi italiani della materia, dopo una breve introduzione ha presentato al pubblico i singoli relatori.
Per ragioni di spazio si riportano solo alcuni degli interventi, senza che ciò voglia costituire motivo di discriminazione tra i relatori:

INTERVENTO DI ALESSIO TAVECCHIO

Alessio ha descritto al pubblico l'esperienza sconvolgente che gli ha cambiato la vita ben oltre l'aspetto fisico. In molti conoscono la storia di Alessio o hanno letto il suo libro "Cronaca di una guarigione impossibile", che descrive il suo percorso di sofferenza verso la guarigione. Dopo un grave incidente Alessio è entrato in coma ed in quella particolarissima dimensione si è trovato in un ambiente che non conosceva e dove gli spostamenti erano velocissimi. Ad accoglierlo c'era una ragazza di nome Mara. Per Alessio quella è stata l'esperienza più viva e più vivida di tutta la sua vita. Ad un certo punto è stato invitato a fare una scelta ed ha deciso di ritornare a casa, nel suo corpo martoriato. La luce indescrivibile che lo aveva penetrato in ogni fibra aveva anche portato una forza d'animo che ancora sostiene Alessio in ogni circostanza. E' cambiato il suo modo di interpretare la vita. Prima riteneva di avere un corpo che comprendeva un'anima, mentre ora è consapevole di avere un'anima alla quale è stato dato un corpo. Dopo un lungo percorso di sofferenza Alessio ha imparato a vivere da seduto su una sedia a rotelle ed a fare emergere potenzialità inaspettate. Ora pratica diversi sport e soprattutto il nuoto, per il quale ha rappresentato l'Italia nelle Olimpiadi per disabili. Il suo grande progetto è quello di realizzare un centro di accoglienza riabilitazione che possa sostenere fisicamente e psicologicamente i disabili ed i loro familiari nel loro recupero e nel loro reinserimento nella società. Dopo anni di caparbio lavoro il progetto sta diventando una realtà. Spesso viene in Romagna per svolgere, assieme ad alcuni amici che si trovano nelle stesse condizioni, lezioni sulla sicurezza stradale nelle scuole. Ormai è conosciutissimo e la sua notorietà si è dilatata enormemente dopo aver partecipato alle più importanti trasmissioni televisive. Chi lo incontra rimane contagiato dalla sua personalità ed è portato a riconsiderare la propria vita. La sua testimonianza, la sua guarigione spirituale, il suo recupero fisico ed i suoi progetti hanno creato nella sala un clima ideale per la partecipazione del pubblico alle emozioni della giornata.

INTERVENTO DEL DOTT. MASSIMO GIORGINI

Il relatore ha illustrato in modo semplice ed efficace ( anche con l'ausilio di grafici esplicativi) l'essenza della meditazione del Suono Primordiale, insegnata e diffusa nel mondo dal Dr. Chopra. E' stata poi sperimentata una meditazione guidata che ha coinvolto tutto il pubblico presente in sala. Il dott. Giorgini ha iniziato questo Suo percorso di conoscenza dopo una esperienza molto particolare che ha vissuto vicino alla bara di un Suo grandissimo amico, rimasto vittima di un incidente stradale.

INTERVENTO DEL DOTT. CLAUDIO PISANI

(Come sopravvivere al dolore grazie ad internet)

....ma vorrei anche abbracciare idealmente tutti quei genitori qui presenti che, come me, appartengono al Club più esclusivo del mondo, in cui nessuno é però entrato volontariamente: il Club degli Amputati. Amputati perchè, con la dipartita dei nostri Figli, abbiamo visto andar via una parte di noi stessi, come un braccio, una gamba o un altro organo fondamentale, ma di importanza ben più grande di una qualsiasi altra parte del nostro corpo.....

Certo, la vita continua, ma noi ci sentiamo come una foglia secca trascinata dalla corrente del fiume, rischiamo di impaludarci, di ripiegarci su noi stessi come un riccio, di piangerci addosso.... "Come posso reagire?" - mi chiesi dopo i primi due anni vissuti da "Zombie"... Finche'....nel 1996, quando Internet cominciava a diffondersi anche nel Sud Italia, un po' per curiosità, un po' per noia, mi abbonai ad uno dei primi costosissimi "Providers". Man mano mi appassionai a questo nuovo mezzo di comunicazione: quanto c'era da imparare e da vedere! Notizie di ogni tipo, da quelle professionali a quelle scientifiche, di cronaca, ecc. Un giorno provai a digitare qualcosa sull'aldilà......... Lessi centinaia di pagine, di racconti ben documentati nelle cartelle cliniche di moltissimi Ospedali e cominciai ad intravedere una risposta alla domanda che mi frullava nella mente da più' di due anni: "DOV'E' ANDATO NICOLA?" La lettura di tante esperienze di pre-morte fu la chiave per aprirmi uno spiraglio su quel Mondo dove Lui si trovava, per immaginarlo in un posto ben più sicuro di questa Terra dove continuava a vivere e, di certo, ad aspettarci. Restava un altro problema: era possibile comunicare? Stando alle informazioni raccolte, si. Vi erano due sistemi: o attendere un contatto spontaneo tramite profumi, sogni, addirittura "visioni" (ADC ovvero contatti post-mortem), o rivolgersi ad un Medium. Prima di volare via, Nicola mi aveva detto una sera, dopo che come al solito avevo telefonato ai miei genitori: "Papà, quando sarò grande pure io ti telefonerò per farti sapere come sto....", un'ingenua dolce promessa fatta da un bimbo di sei anni, malato terminale di cancro. Aggrappandomi a questa promessa, decisi di fare una pazzia: "telefonare" a mio figlio, in pratica fissare una "seduta" via Internet con un Medium Americana. Finalmente arrivò la sera fissata per la "chat" (ovvero un collegamento in diretta via Internet) con una certa Natalie. Dopo i primi convenevoli, Natalie disse che Nicola era sia con lei in Pennsylvania che con noi in Italia e che le confermava di essere il figlio di Claudio: ci abbracciava e ci faceva sapere che stava bene. Cose molto generiche che aumentavano il mio scetticismo.... Ma all'improvviso saltò fuori che:

  1. AVEVAMO CAMBIATO LA CARTA DA PARATI DEL SOGGIORNO DOVE LUI AMAVA GIOCARE.
  2. LA SUA MALATTIA GLI IMPEDIVA DI URINARE.
  3. UNA SORELLINA PIU' GRANDE MA PIU' PICCOLA DI LUI era presente alla "seduta".

Io e mia moglie scoppiammo a piangere, dato che queste ed altre informazioni erano terribilmente esatte, infatti avevamo effettivamente rinnovato il soggiorno, cambiando la carta da parati, (la carta, si badi bene e non ridipinto!) inoltre lui giocava sempre lì, anzichè nella sua stanza. Il tumore che lo aveva colpito era vescicale ed il primo sintomo fu proprio un blocco urinario, mentre l'apparente contraddizione della sorellina era per noi chiarissima: nel 1984 abbiamo perso anche una bimba a soli 7 giorni dalla nascita, ovviamente qui sulla terra sarebbe stata una sorella maggiore per Nicola, ma per il nostro modo di pensare, condizionato dal tempo che "li'" si dice non esista, Sandra (questo é il suo nome) ha sempre e solo 7 giorni! Cosa dire? Quasi tutti i miei dubbi sulla morte vista come fine di ogni barlume di consapevolezza dell'essere umano scomparvero in un attimo, anche se un'ombra di incredulità, che cioè si potesse essere trattato di un puro caso, permaneva ancora nella mia mente.....

Grazie a questo fitto scambio di comunicazioni via e-mail e tramite i "Message Boards", ovvero dei siti di lettere aperte a tutti, mi é possibile condividere con gli altri genitori sia i nostri ADCs, discutendone il significato e la reale consistenza, sia dare e/o ricevere conforto nei momenti di maggiore tristezza. Se si aggiunge la possibilità offerta dalle "Chat-Rooms" con programmi tipo ICQ, che consentono di comunicare in tempo reale, il ventaglio delle possibilità offerte dalla grande rete é veramente vasto. Tutto ciò ha molto aiutato sia me che mia moglie, non dico a superare il dolore, ma almeno ad imparare a convivere con esso e Internet ha ormai assunto un'importanza fondamentale nella nostra vita quotidiana. Questi potenti strumenti informatici mi hanno permesso non solo di aiutare me stesso, ma anche molti altri genitori "Amputati"... ..Dall'Ottobre scorso ho anche aperto un sito Internet, dove raccontare le esperienze mie e di mia moglie (stiamo avendo tantissimi "segnali" da nostro Figlio) e raccogliere quelle degli amici Americani ed Italiani che scrivono sul nostro Message Board e sugli altri che abitualmente visito quasi ogni giorno. A ciò si aggiungono le visite a "nuovi" e vecchi "Amputati", in giro per l'Italia, insieme all'infaticabile amico Enzo, che si incarica di tenere i contatti con coloro sprovvisti di computer. Alla luce di queste positive esperienze di "bereavement", per dirla all'Americana, ovvero di "conforto", ottenute dall'uso di Internet, mi pare opportuno sottolineare come i mass-media non prendano mai in considerazione i lati positivi del Web, preferendo parlarne solo in negativo, come fanno per la pedofilia ed i siti a luci rosse, dimenticando che siamo noi esseri umani a decidere se usare per il bene o per il male ogni strumento che la tecnologia ci mette a disposizione, dalla clava ad Internet, per l'appunto! Potrete giudicare ed apprezzare il mio modestissimo lavoro visitando il mio sito che aggiorno nei momenti di pausa concessimi dalla professione e dagli impegni familiari con nuovi racconti di NDE, di ADCs e commenti miei personali; magari non é tecnicamente perfetto (e di questo vi chiedo scusa fin d'ora), dato che ho imparato da solo a costruire le pagine elettroniche di cui e' formato, ma vi assicuro che ci metto tutto il mio impegno e la mia dedizione, con la speranza di dare un po' di conforto a tutti quei Genitori che, come già successo a noi, si pongono per la prima volta l'atroce domanda: "DOV'E'ANDATO MIO FIGLIO"?

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Sintesi dei lavori del 1° Convegno "PRIMAEPOI", svoltosi nel Centro Congressi Europeo di Bellaria (RN) dal 4 al 6/6/1999.

LAVORI DEL 4/6/1999

I lavori sono iniziati alle ore 10 del 4/6/1999 con una breve introduzione del moderatore Sig. Stefano Gori: Dopo un breve saluto dei Sindaci di Savignano sul Rubicone e San Mauro Pascoli, il Dott. Giuseppe Raduano, Presidente dell'Associazione "PU.RI." Onlus, ha letto e commentato la seguente relazione introduttiva :
Nella prima giornata sarà approfondito il tema della sicurezza stradale. Le diverse associazioni operanti sul territorio nazionale hanno raccolto centinaia di migliaia di firme per la sicurezza stradale. Tutto ciò rappresenta un segnale molto forte sulle aspettative della gente. E' semplicistico attribuire le responsabilità degli incidenti stradali quasi esclusivamente ai ragazzi, ai luoghi di divertimento o ad altre cause riconducibili alla condotta di guida delle persone, minimizzando invece le numerose e gravi responsabilità istituzionali. Esiste una colpevole ed assurda assuefazione che, con la complicità interessata degli organi di informazione, orienta la sensibilità collettiva verso quei casi eccezionali che possono meglio coinvolgere la parte più morbosa della emotività. Viene spesso trascurato che la gravità di numerosi incidenti deve imputarsi alle condizioni delle strade, alla quasi inesistenza di controlli, alla scarsa illuminazione, alla segnaletica carente o irrazionale, alla scarsità di piste ciclabili, alla progettualità carente nell'aspetto della sicurezza, alle scarse risorse destinate alla prevenzione, al ritardo nei soccorsi, alla prevedibilità e ripetitività di incidenti nei luoghi di maggior pericolo ed a tante altre gravi responsabilità civili e sociali. Alcuni Comuni nel bilancio di previsione 1999 hanno ridotto gli stanziamenti per l'educazione stradale, alcuni provveditorati agli studi non fanno rispettare l'obbligo di insegnamento della sicurezza stradale nelle scuole, la maggior parte dei soggetti pubblici e privati interessati disattende il documento n° 131/97 della Commissione Europea per ridurre la mortalità stradale del 40% entro il 2010. Se si dovesse provocatoriamente confrontare l'impegno con il quale molte istituzioni interessate tendono a raggiungere le percentuali programmate di raccolta differenziata, si potrebbe sostenere che esiste più attenzione verso i rifiuti che verso la vita dei nostri ragazzi sulle strade. ...Il disinteresse dimostratoci da molte istituzioni e da alcuni personaggi noti (che potevano richiamare molta gente) è stato provvidenziale, poiché ci ha indotti a coinvolgere persone con esperienze di vita significative...
La D.ssa Emanuela Bergamini Vezzali, presidente dell'osservatorio regionale per la sicurezza stradale, ha quindi illustrato le esperienze e le prospettive dell'osservatorio stesso, con particolare riferimento ai rapporti con il mondo della scuola. Nel riconoscere il ruolo determinante svolto dalle varie associazioni impegnate sulla materia, la D:ssa Bergamini Vezzali ha assunto l'impegno di attivarsi per promuovere contatti e collaborazione tra le varie associazioni operanti nella Regione .
L'Avv. Francesco Saladini, fondatore del Comitato Italiano Familiari Vittime della Strada, ha rappresentato sinteticamente il quadro normativo Italiano e la presumibile prossima evoluzione dello stesso. Ha quindi fornito le statistiche della incidentalità stradale in Italia, facendo rilevare che le vittime prodotte dalla strada negli ultimi 10 anni sono state talmente numerose e con costi sociali talmente elevati da rappresentare una emergenza per la quale la classe politica italiana è gravemente responsabile. L'Avv. Saladini ha quindi auspicato una sorta di fusione tra le varie associazioni operanti sulla materia ed uno sforzo comune per migliorare la sicurezza stradale e tutelare vittime e familiari, attraverso una incisiva azione della neonata F.I.A.V.S. (Federazione Italiana Associazioni familiari Vittime della Strada).
Ha fatto seguito un costruttivo dibattito che ha coinvolto rappresentanti di varie associazioni, studenti e docenti dell'Istituto Tecnico Commerciale "Rino Molari" di Santarcangelo di Romagna, opportunamente stimolati da Padre Magni.
Nel pomeriggio i lavori sono ripresi, dopo una breve introduzione del moderatore Ermanno Pasolini (giornalista), con alcuni incisivi interventi della Sig.ra Anna Maria Barattin, presidente del comitato Cosistra di Cervia, del Dott. Giangrande della Provincia di Ravenna, del comitato quattro strade di San Mauro Pascoli, del comitato Omar Cialucco di Spoleto ed altri. Per l'associazione "PU.RI." sono intervenuti la Sig.ra Donati Nives, che ha presentato l'allegata relazione sull'attività di sensibilizzazione/educazione svolta nelle scuole ed il sociologo Dott. Giancarlo Signorini, che ha trattato il tema riguardante la percezione del pericolo sulle strade.
I quattro ragazzi disabili Alessio Canducci, Alessio Tavecchio, Antonio Lezza e Nicola Gazza hanno poi fatto una breve relazione sull'attività didattica da loro svolta all'interno delle scuole. I ragazzi hanno evidenziato l'eccezionale coinvolgimento degli studenti soprattutto quando, dopo l'iniziale relazione comune, i professori ed i genitori lasciavano l'aula per approfondire l'argomento in un ambito di persone adulte. Nella seconda parte della lezione gli studenti potevano così confrontarsi liberamente con i giovani docenti disabili ed approfondire tutti gli aspetti collegati ai temi trattati : succede solo agli altri? Mi sento sicuro e posso esagerare? In un attimo posso cambiare la mia vita e quella di altre persone?
Ha fatto seguito una discussione generale alla quale hanno partecipato anche alcuni studenti della scuola media statale di San Mauro Pascoli e si è fatta una breve sintesi dei lavori della giornata. In particolare si è deciso di realizzare azioni comuni tra le varie associazioni attraverso la F.I.A.V.S. e di estendere geograficamente l'esperienza didattica svolta dai ragazzi disabili in favore della sicurezza stradale, magari coinvolgendo altri ragazzi disabili residenti in altre zone. Inoltre è stato deciso di divulgare a livello nazionale, su segnalazione delle singole associazioni, i fatti più positivi e più negativi riguardanti la materia, con l'intento di incoraggiare i primi e disincentivati i secondi.
La prima giornata si è conclusa, in una sala quasi deserta, con il gruppo musicale "Marrabenta" partecipante al disco per l'estate. Lo spettacolo è stato guidato con una certa delusione ed amarezza dai quattro ragazzi disabili Antonio Lezza, Alessio Tavecchio, Gazza Nicola e Alessio Canducci per sensibilizzare i loro più fortunato coetanei sui rischi della strada. L'ingresso era gratuito, ma gli organi d'informazione, anche se sollecitati, hanno ignorato l'evento e soprattutto la sua divulgazione.

LAVORI DEL 5/6/1999 (MATTINO) Torna all'inizio Home Page

La mattinata del 5/6/1999 è stata dedicata alle violenze a danno delle vittime e dei loro familiari.
Il Dott. Giuseppe Raduano ha letto e commentato il seguente intervento, riservandosi di divulgare in un altro momento alcuni fatti precisi che hanno provocato sofferenze ingiustificate a vittime e familiari.
Il tema che sarà trattato in questa mattinata ha suscitato, come era prevedibile, scarsissimo interesse nelle istituzioni, negli organi di informazione e nella gente ormai assuefatta alle disgrazie altrui. Sono comunque convinto che in questa sala siano in qualche modo presenti ed a noi vicine tantissime persone che non riusciamo a vedere, ma che con la loro influenza, il loro ricordo ed il loro affetto ci sapranno aiutare.....
....Quando ancora i familiari si trovano nella fase più acuta della disperazione e dello stordimento, comincia a muoversi la macchina dello sciacallaggio e della speculazione. Con interessata comprensione viene loro direttamente o indirettamente referenziato chi si occuperà del funerale, chi darà migliore destinazione alle offerte in suffragio, chi saprà dare migliore assistenza legale e così via. Dopo la fase di pietismo iniziale, l'evento traumatico diventa spesso elemento di discussione, di curiosità, di violenza più o meno inconscia e di speculazione nelle sedi più disparate. ....
In materia di tutela giurisdizionale delle vittime e dei familiari si verificano talvolta episodi sconcertanti. I familiari delle vittime, dopo i consueti convenevoli di commiserazione, vengono spesso rappresentati come persone avide e venali, che vorrebbero strumentalizzare la perdita del congiunto per ottenere indennizzi spropositati o per dare libero sfogo a disdicevoli sentimenti di vendetta. La stessa figura della vittima viene talvolta tendenziosamente profanata, poiché si consentono opinabili dissertazioni forensi senza preoccuparsi dell'ulteriore violenza che deve subire chi già soffre. La vita del ragazzo che muore sulla strada viene banalizzata e le conclusioni sono sempre le stesse: se la famiglia di appartenenza è modesta le prospettive economiche sarebbero state modeste; se la famiglia di appartenenza è facoltosa non sarebbero esistiti stimoli per l'affermazione sociale. Quella vita ha comunque un valore ridotto. Se la magistratura continuerà a tollerare questa odiosa tecnica processuale, oltre al dolore arrecato ai familiari rimarranno sempre dei dubbi sull'influenza esercitata da tali affermazioni sulla decisione. Anche il giudizio penale spesso tende a sminuire le responsabilità di coloro che causano la morte sulle strade, sacrificando così le aspettative di giustizia (non di vendetta) delle vittime e dei familiari. Lo stesso diritto di conoscere la verità viene compromesso dall'istituto del patteggiamento, che esclude i familiari e rende superflue le testimonianze....
Il Dott. Biserni, presidente dell'ASAPS (Associazione sostenitori ed amici della polizia stradale), che conta più di 20.000 associati, ha evidenziato la scarsa sensibilità e l'incoerenza che molte istituzioni italiane dimostrano nell'affrontare il problema della sicurezza stradale. Dopo aver illustrato le positive esperienze dell'insegnamento dell'educazione stradale nelle scuole, il Dott. Biserni ha fatto rilevare che le sanzioni pecuniarie non sono sufficientemente efficaci ed ha auspicato, per le violazioni più gravi, una più diffusa applicazione di pene alternative o di strumenti più incisivi, come ad esempio il sequestro dell'autoveicolo o l'adozione della patente a punti.
I ragazzi disabili partecipanti al convegno hanno poi rappresentato le più frequenti barriere sociali con le quali devono confrontarsi i portatori di handicap. Alessio Tavecchio ha fatto rilevare che in Italia i ragazzi costretti a far uso della carrozzina sono diverse decine di migliaia, ma nei luoghi pubblici la loro presenza è irrilevante. Ciò è dovuto soprattutto alle assurde barriere sociali presenti nella società civile ed alla insensibilità di diverse istituzioni. Questo stato di cose obbliga tantissimi disabili a rinchiudersi in casa per portare avanti una vita impregnata di grigiore e di assenza di stimoli.
Nicola Gazza ha fatto rilevare le discriminazioni di cui soffrono i disabili Italiani rispetto ai disabili residenti in altre aree geografiche. I frequenti viaggi fatti all'estero hanno fornito prove inconfutabili a tale proposito, poiché negli stessi paesi dell'America Latina esiste maggiore sensibilità culturale.
Antonio Lezza e Alessio Canducci hanno poi messo in risalto l'imbarazzo che la gente prova nell'avvicinarsi a persone disabili, quasi si trovassero di fronte ad extraterrestri. Al fine di fornire un quadro più completo della situazione, Antonio ha concluso il proprio intervento leggendo un documento che ha coinvolto emotivamente tutti i presenti.
Ha fatto seguito un incisivo dibattito tra i relatori della mattinata ed i vari responsabili delle associazioni intervenute per ribadire ancora una volta la necessità di realizzare iniziative comuni atte a contrastare il diffuso disinteresse verso le violenze che si consumano a danno di vittime e familiari.

LAVORI DEL 5/6/1999 (POMERIGGIO) Torna all'inizio Home Page

Il Pomeriggio del 5/6/1999 è stato dedicato alla medicina integrativa.
La moderatrice Si.ra Costantina Suergiu ha introdotto i lavori facendo rilevare che le diagnosi e le terapie integrative non intendono sostituirsi alla medicina ufficiale, ma vogliono solo completarla. Pertanto con tale chiave di lettura dovrebbero essere affrontate le tematiche del convegno riguardanti la medicina olistica, i fiori di Bach, la riflessologia, la pranoterapia, la cromoterapia, l'agopuntura e le altre discipline.
La prima relazione è stata quella del Sig. Pino Gengaroli di Roma : Da qualche anno sono impegnato a tempo pieno e su base volontaria nell'avvicinarmi a tutte quelle persone che soffrono. Sono nate così tante amicizie, grazie anche ai tanti risultati positivi che si sono verificati, talvolta inspiegabili sulla base delle attuali conoscenze scientifiche. E' quindi evidente che il mio ruolo riguarda il poi di tanti eventi traumatici, poichè spesso con il senno del "poi" si possono comprendere cose che prima non si capivano. Le mie terapie procurano un miglioramento che riguarda sia la sfera fisica che quella psichica delle persone. Mi sono accorto di possedere questa predisposizione terapeutica dopo aver attraversato un lungo periodo di sofferenza. Ho cercato di migliorarmi frequentando corsi di specializzazione sia in Italia che all'estero e ciò mi ha fatto acquisire una preparazione tecnica che potenzia gli effetti della terapia. Le mie mani rappresentano lo strumento terapeutico principale, ma già da qualche tempo i benefici sono stati riscontrati anche a distanza o nel corso di una telefonata. Collaboro con medici specialisti e case di cura, che hanno verificato l'efficacia delle mie terapie. Ormai sono diverse migliaia le persone con le quali ho condiviso l'emozione di un trattamento di cura alimentato dall'amore verso il prossimo. Mi sento gratificato quando attraverso di me vengono alleviate le sofferenze degli altri, verso le quali mi sento attratto, quasi fossero delle calamite. Tantissimi genitori che sono rimasti orfani di un figlio o ragazzi che portano sul corpo e nello spirito le conseguenze di gravi incidenti spesso riscoprono assieme a me valori, conforto, speranza e guarigioni. Ho visto nascere l'Associazione "PU.RI." e spesso mi trovo in questa zona per incontrare tanti amici e per aiutare chi soffre. Chi volesse conoscermi meglio potrà trovare una sintesi delle mie esperienze nei due libri che ho scritto, il cui ricavato è totalmente devoluto a beneficenza. Sono comunque a disposizione di chi soffre in una apposita saletta del centro congressi.
La D.ssa Diana Antonaroli, laureata in filosofia e psicologia, insegnante di Hatha Yoga e docente universitaria, ha infine svolto una significativa relazione sulle proprietà terapeutiche dei fiori di Bach, con particolare riferimento all'utilizzo degli stessi nella cura dei vari traumi psicofisici che la persona può incontrare. La relazione è stata svolta in parallelo con alcuni casi clinici trattati dalla professionista, cosicchè anche i convegnisti privi di qualsiasi cultura specifica hanno potuto agevolmente seguire l'esposizione della D.ssa Antonaroli . La relazione scritta potrà essere fornita a richiesta degli interessati.
I lavori della giornata si sono conclusi con le risposte dei relatori alle numerosissime richieste provenienti dal pubblico presente in sala.

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LAVORI DEL 6/6/1999

Dopo una breve introduzione del moderatore Dott. Marino Parodi, sono iniziati i lavori riguardanti la parte più delicata ed emotiva del convegno sul tema : Prove ed indizi dall'aldilà?
L'Avv. Lino Sardos Albertini di Trieste ha illustrato la propria incredibile esperienza dalla quale, nonostante le forti titubanze iniziali, è stato indotto a trasformarsi in uno strumento per diffondere i messaggi del figlio Andrea. Si tratta probabilmente di uno dei fatti più stupefacenti che si siano mai verificati. In estrema sintesi questi sono i fatti:
Andrea Sardos Albertini, figlio dell'Avv. Lino, si allontana da casa per acquistare un'automobile usata e da quel momento si perdono le sue tracce. Le ricerche del padre non conseguono alcun risultato. Dopo circa due anni l'Avv. Lino Sardos Albertini, uomo profondamente cattolico, accetta con molta diffidenza di entrare in contatto con Anita, amica di una propria cliente. La Sig.ra Anita, attraverso la scrittura automatica, trasmette dei messaggi nei quali il padre riconosce inconfutabili prove d'identità del figlio Andrea che, tra l'altro, descrive minuziosamente come è stato assassinato a Torino ed il punto in cui il suo corpo è stato gettato nel fiume Po. La ricerca del corpo, i dubbi del padre smantellati uno dopo l'altro, le misteriose macchie rosse che appaiono per identificare l'autenticità dei messaggi di Andrea, la realizzazione dei tre libri che riportano i dialoghi tra l'Avv. Lino ed il figlio, la loro risonanza e la loro diffusione in Italia ed all'estero, il conforto per le persone colpite da gravi lutti, le incredibili conversioni alla fede Cristiana che con la lettura dei libri si sono verificate e le innumerevoli testimonianze provenienti da ogni parte del mondo sono state descritte con profonda commozione dal padre di Andrea, che ha anche illustrato le finalità dell'omonima Fondazione. L'immagine dell'anziano Avv. Lino Sardos Albertini rimarrà scolpita nella memoria delle persone presenti al convegno........
Dopo un breve intervallo dedicato dai convegnisti al commento dei lavori della giornata sono iniziati gli esperimenti di visualizzazione e contatto tra coloro che vivono nel mondo dello spirito ed i loro cari presenti in sala. La Sig.ra Gaby Chiappi di Zurigo ha fornito ai presenti alcune indispensabili informazioni preliminari ed ha quindi iniziato a tradurre in lingua Italiana i dialoghi della nota sensitiva Inglese Sue Rowlands, docente dell'Arthur Findlay College. Alcune persone presenti in sala hanno provato emozioni sconvolgenti, condivise anche da tutto il pubblico.

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