Home Page

La comunicazione in mano a mediocri ed interessati bla-bla-bla

Riflessioni, casi emblematici e possibili rimedi

Da strumento a fine ; L'arte di arrangiarsi ; Condizionamenti audience TV ; Tecniche sul livello d'attenzione ; Valutare i risultati ; Etica dell'informazione

Il 03/05/2008 il dott. Giuseppe Raduano, presidente della onlus PU.RI, ha partecipato a Bologna ai lavori di un convegno organizzato dall'associazione Klaren sul tema della "comunicazione". La conferenza ha messo in risalto le molteplici strumentalizzazioni che caratterizzano le nuove frontiere dell'informazione. Prendendo spunto dal documento pubblicato negli atti del convegno (predisposto dal relatore alcuni giorni prima) l'intervento è stato caratterizzato da continui richiami esemplificativi su fatti d'attualità ed è stato arricchito da un acceso e costruttivo dibattito con il pubblico presente in sala.

Ecco il documento che era stato predisposto per la pubblicazione negli atti del convegno:

"La comunicazione ha sempre rappresentato un importante strumento di progresso, perchè ha reso possibile la dilatazione delle conoscenze acquisite dalle civiltà più evolute sia nello spazio che nel tempo. In questi ultimi anni gli strumenti di comunicazione sono diventati sempre più numerosi, invadenti e sofisticati, determinando una vera e propria rivoluzione in ogni aspetto del nostro vivere quotidiano. Il libero arbitrio, la politica, l'economia, la pace, la cultura e tanti altri fondamentali valori della nostra società dipendono sempre più dalla "comunicazione", perciò per ottenerne il possesso od il controllo si combattono guerre senza esclusioni di colpi, come avviene per il petrolio.

Tutto ciò ha implicato la pericolosa concentrazione dei mezzi di comunicazione nelle mani di pochi e potenti soggetti, che hanno così acquisito il potere di orientare le scelte di intere categorie di persone, mortificate nella loro privacy e succubi del ben noto fenomeno della "globalizzazione". In questi ultimi anni sono stati profondamente modificati, oltre che i più autentici valori socio-culturali insiti nella persona, anche le priorità dei bisogni percepiti. Il grado di ricettività della comunicazione dipende dalla capacità di coinvolgere la sfera emozionale del destinatario, perciò chi vuole diffondere un certo messaggio attua preventivamente un vero e proprio "lavaggio del cervello", al fine di provocare nelle categorie di persone prescelte i voluti condizionamenti mentali.

Ecco perchè si sta esasperando la manipolazione su larga scala del linguaggio emozionale, (al fine di consentire a pochi e potenti fautori del bla bla bla di cambiare a proprio vantaggio la stessa scala dei valori individuali) attraverso ammiccanti messaggi veicolati da personaggi noti od intriganti. Ecco perchè la realtà virtuale sta soppiantando la vita reale. Ecco perchè i bisogni indotti dalla comunicazione stanno condizionando le scelte di tutto il nostro vivere quotidiano.

Esistono però alcuni accorgimenti che possono permettere di insinuarsi nel circuito della comunicazione per dare voce ed incisività a chi ha difficoltà ad accedervi. Con l'arte dell'arrangiarsi ed un più originale approccio si possono rompere i molteplici lacci che impediscono la circolazione dei messaggi di più alto profilo, purchè si faccia leva su un linguaggio emozionale, mirato, intenso ed ampiamente condiviso.

Attualmente lo strumento popolare per eccellenza che viene messo a disposizione dell'intera collettività per diffondere le notizie è rappresentato da "internet". Attraverso un collegamento alla grande rete, chi vuole approfondire un certo argomento ha la possibilità di realizzare una ricerca mirata con specifiche parole chiave, ottenendo dai motori di ricerca le risposte più pertinenti predisposte da un software di ricerca che determina in modo oggettivo la graduatoria dei siti web ritenuti più significativi ai fini di quella particolare indagine.

Anche quando si è costretti a fare ricorso ad uno strumento di comunicazione di rango inferiore, si può raggiungere l'obiettivo prefissato facendo leva sui contenuti del messaggio, sulle sue motivazioni e su quella "creatività" che da sempre sostiene Davide nella perenne lotta contro Golia.

Per dare un significato concreto a queste affermazioni, al di là dell'astratta teoria, ritengo utile proporre come spunti di riflessione alcune esperienze vissute in prima persona:

Sulla falsariga dell'impostazione data a questo mio intervento, concludo riportando una recente esperienza che dimostra come il potere della comunicazione possa essere usato in modo fuorviante:

Il 04/06/2007 l'Associazione PU.RI richiese la pubblicazione di un messaggio d'utilità sociale denominato ICE (una sigla da inserire nel telefonino per chiamate d'emergenza ai familiari in caso d'incidente) alla redazione di un periodico intercomunale, chiedendo nel contempo il sostegno da parte degli Enti Locali interessati. Nessuno riscontrò la richiesta, perciò il messaggio fu diffuso attraverso il sito internet dell'associazione, mediante l'affissione di locandine nei luoghi d'incontro pubblici (soprattutto quelli frequentati da giovani) e sui loculi cimiteriali di alcune vittime della strada. Si trattava di un'iniziativa a carattere nazionale (sostenuta anche dal 118 di Milano) che, per avere maggiori possibilità di successo, necessitava di una diffusione capillare. Pur di fare conoscere il messaggio, richiedemmo un preventivo di costo per l'inserzione a pagamento, ma non ottenemmo risposta. Nei mesi successivi due dei Comuni interessati ci invitarono a presentare dei progetti sulla sicurezza stradale da finanziare con contributi pubblici. Per l'ennesima volta segnalammo la citata iniziativa ICE, chiedendone la divulgazione col periodico intercomunale. Non solo la richiesta fu ignorata, ma l'associazione venne successivamente esclusa da ogni altra forma di sostegno.

Questa esperienza emblematica dimostra che gli strumenti di comunicazione si trovano troppo spesso nelle mani di mediocri bla bla bla, che non tollerano alcun tipo d'interferenza sugli arbitrari privilegi che si sono accaparrati, anche quando ad interferire sono associazioni di volontariato intente a perseguire finalità d'utilità sociale. Insomma agli strumenti di comunicazione è attribuito un valore ben superiore a quello che comunemente si pensa, soprattutto quando a rivendicarne l'utilizzo sono soggetti credibili e motivati".

Home Page ... Inizio pagina