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La pace che fiorisce sul dolore è come l'arcobaleno che vince il temporale unendo le due parti del cielo

Canzoni dedicate a chi è volato in cielo: Arcobaleno Pura Luce Canzone per un'amica

L'associazione PU.RI. ha promosso una serie di convegni denominati "Primaepoi". Su questa pagina sono state raccolte le esperienze più significative che hanno caratterizzato le varie edizioni della manifestazione, affinchè rimanga traccia di ciò che è stato espresso nel corso degli anni.

Per saperne di più Klicca quì

 

Perchè sono stati realizzati i convegni "Primaepoi"?

Perchè non vengono più realizzati?

Come conciliare l'educazione stradale con l'aldilà?

Nell'ultimo convegno "Primaepoi" è stata presentata una canzone con il seguente testo, al quale affidiamo il compito di fare intuire altre risposte : "...... cosa mi tocca fare, per incontrarti devo pregare. Chiudo gli occhi e tu arrivi, con quel sorriso da furbetto. Mi confermi che ancora vivi, così mi sollevo dal letto. Come volo di alianti, tra aurore e tramonti, come fiore che sboccia, tra il verde di un prato; la mente prima abbraccia, poi respira il creato. Incontro ragazzi, che tra angeli e santi, sono felici e sereni, e non vogliono pianti. Mi scappa da dire, vi manca la gnocca? Sorridi al mio ardire, mi sento un patacca. Poi ancora curioso, ti chiedo prudente, possiamo sentirvi? Rispondi suadente: un sogno cosciente, un fruscio dal niente, un fatto un po' strano, c'è spesso una mente, che guida la mano. Sussurra una voce: la pace che fiorisce sul dolore, è come l'arcobaleno, che vince il temporale, unendo le due parti del cielo. L'arcobaleno che nasce, fascio di luce che unisce, lo seguo, mi lascio andare, mi ritrovo sul letto a pregare...".

Le risposte che abbiamo cercato di dare a questi ed ad altri interrogativi non sono riuscite a dissipare quel pesante clima di sospetto che ci ha accompagnati per tanti anni. Ci è stato spesso contestato il fatto di affrontare temi troppo delicati, come ad esempio le responsabilità istituzionali in tanti omicidi stradali, ma soprattutto l'argomento relativo all'esistenza di prove od indizi di una vita oltre la vita. Ecco perchè molti benpensanti, dall'alto della loro insensibilità, arroganza od ignoranza, vorrebbero farci sentire dei poveri emarginati, colpevoli di chissà cosa. Queste "macchie" indelebili, agli occhi di costoro, continuano a compromettere la nostra credibilità, almeno fino a quando sul sito dell'associazione saranno presenti pagine indesiderate. Quanta ipocrisia!! Da una parte televisione e giornali fanno affari d'oro nel pubblicizzare le prestazioni di maghi e maghette, a cui si rivolgono persone alla ricerca di facili guadagni o di "spintarelle" per eludere i problemi che devono affrontare nel vivere quotidiano. Sull'altro versante ci sono persone diventate estremamente vulnerabili a causa di un lutto, che ricercano giustizia o "prove" d'esistenza delle persone care venute a mancare. Da una parte c'è un grosso giro di denaro nel quale tante persone rimangono invischiate da truffe o raggiri. Sull'altro versante esiste una forte componente di volontariato, espressa spesso da mamme che, dopo la prematura scomparsa terrena di un figlio, vogliono dare conforto e speranza a chi non può accettare la separazione provocata da un lutto. Questa terra di nessuno, che non si vuole vedere e che rappresenta un facile terreno di caccia per molti sciacalli e gente spregiudicata, è popolata da tantissime persone infelici e vulnerabili che potrebbero superare certe difficoltà solo attraverso una più approfondita "conoscenza". Fare di tutta l'erba un fascio e contrastare questa sete di conoscenza è ipocrita e detestabile. Fatta questa premessa, le risposte sono conseguenti:

 I convegni "Primaepoi" sono stati promossi da un'associazione di utilità sociale con l'intento di portare conoscenza, speranza e sostegno a persone vulnerabili e svantaggiate. I relatori ed i volontari che hanno collaborato alla manifestazione sono in larga misura rappresentati da genitori rimasti orfani di un figlio. Siccome certe esperienze od emozioni possono provocare "dipendenza" , pur nella consapevolezza di camminare su un terreno pericoloso, perchè minato ed esposto al tiro di spregiudicati cecchini, l'Associazione PU.RI. si è sentita in dovere di intervenire.

 Dopo ben cinque anni di sconfortante indifferenza dimostrata dalle istituzioni Riminesi, si è deciso di sospendere la manifestazione. Per il 6° Convegno "Primaepoi" erano stati richiesti collaborazione e/o patrocinio ad una cinquantina di soggetti istituzionali (Ministeri, Regione, Province, Comuni, AUSL...), ma gli esiti sono stati del tutto deludenti. La manifestazione è stata concepita per fare assumere il ruolo di ascoltatore a chi è normalmente abituato a parlare e viceversa. Familiari ed amici di vittime della strada, ragazzi disabili o studenti delle scuole hanno sempre avuto un ruolo da protagonisti, mentre ai rappresentanti istituzionali è stato spesso richiesto di assumere il ruolo di semplici "ascoltatori", per meglio conoscere fatti, esperienze ed aspettative utili nell'espletamento delle loro funzioni. Forse questo inusuale tipo di approccio a molti non è piaciuto ed il convegno è stato contrastato od ignorato. Questo deprecabile stato di emarginazione ed altre considerazioni pratiche ci hanno indotti a sperimentare un diverso schema organizzativo. Invece di promuovere all'interno di un centro congressi un'unica manifestazione interdisciplinare, i relatori saranno chiamati a partecipare ad incontri monotematici che si terranno in luoghi e tempi diversi. Saranno così soddisfatte le esigenze di chi preferisce partecipare ad incontri "specialistici", non essendo interessato alla totalità degli argomenti trattati.

 Pur se inseriti in un unico contenitore, i diversi temi del convegno sono sempre stati suddivisi in momenti ben distinti tra loro. In particolare l'educazione stradale, rivolta agli studenti delle scuole, è sempre stata inserita all'apertura dei lavori, facendo assumere il ruolo di "docenti" a persone con specifiche e personali conoscenze su ciò che accade dopo un incidente stradale. Chi soffre un grave trauma diventa talvolta e sotto certi aspetti una persona egoista, che si isola dal contesto sociale per cercare di entrare in comunione con chi ormai vive in una diversa dimensione. Molti genitori sopravvissuti ad un figlio vivono nell'attesa della morte, poichè pensano che solo in quel momento sarà possibile il "ricongiungimento". C'è anche chi affronta il futuro dilatando i propri interessi, quasi a volere vivere con doppia intensità. In effetti dopo il trauma si acquisisce spesso un grado di sensibilità, intuizione, credibilità ecc. che altre persone "normali" non possiedono e che può essere messo a disposizione degli altri.

 In tanti ci hanno chiesto di sapere perchè il convegno è stato denominato "Primaepoi". Si potrebbe rispondere che il prima ed il poi sono intimamente connessi con intrecci sorprendenti. Si potrebbe sostenere che c'è sempre una "e" di congiunzione che assegna una funzione evolutiva ad ogni esperienza di vita. Si potrebbe rilevare che i passi si alternano trasformando il "prima" in "poi" e viceversa. L'impegno di molti familiari di vittime e disabili della strada in favore della prevenzione e sicurezza stradale ne sono un tipico esempio.

Sono state numerose, inaspettate e commoventi le richieste che ci sono pervenute da persone che avrebbero voluto partecipare ad altre edizioni del Convegno "Primaepoi". Quando e se sarà possibile, promuoveremo altre manifestazioni.

 

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