La corretta informazione su tutto ciò che riguarda l'incolumità della persona è un dovere per chi ha il compito d'informare ed un diritto per il destinatario dell'informazione. Chi non lo fa, assume precise responsabilità per le tragedie che, pur essendo spesso evitabili, continuano a sconvolgere la serenità di tante famiglie Italiane.
Molto spesso le iniziative delle associazioni di volontariato che si occupano di sicurezza stradale vengono scoraggiate dalle istituzioni più direttamente interessate. La voce delle vittime e dei loro familiari viene spesso soffocata dai canali informativi più convenzionali, che privilegiano invece le esternazioni provenienti da influenti personaggi politici, istituzionali ed economici. E' una vergogna, perché certi comportamenti alimentano la strage stradale ed offendono le vittime ed i disabili della strada, i loro familiari e le associazioni che li rappresentano. I nostri messaggi di sensibilizzazione e le nostre valutazioni vengono prevalentemente diffusi attraverso siti web, posta elettronica od altre particolari forme di comunicazione. In certe occasioni mettiamo in campo anche le tombe delle vittime, che utilizziamo come bacheche, per fare conoscere i nostri punti di vista alla gente che visita i cimiteri. ECCO PERCHE' CHIEDIAMO AI VISITATORI DI QUESTO SITO DI DARCI UNA MANO PER CAMBIARE QUESTO STATO DI COSE. Qualche anno fa abbiamo lanciato un appello per chiedere alla gente di assumere un ruolo attivo, scrivendo ai giornali, per sollecitarli ad una maggiore attenzione verso il mondo del volontariato più "indipendente". Per fare capire la gravità della situazione, abbiamo istituito un apposito prospetto statistico annuale (consultabile più in basso) riguardante i quotidiani romagnoli e più precisamente "Il Resto del Carlino", "La Voce" ed il "Corriere di Romagna". Abbiamo chiesto alle redazioni di darci le conferme di pubblicazione, perciò ci scusiamo se, in assenza di tali conferme o per ritardi nelle pubblicazioni o per altri motivi, fossero presenti degli errori. Quasi tutti i titoli dei comunicati hanno un link di rinvio al testo integrale del messaggio. La solidarietà che abbiamo ricevuto dalla gente è stata fino ad ora assai deludente, forse perchè non indicavamo gli indirizzi email delle redazioni locali. Ora li abbiamo indicati e per inviare un messaggio è sufficiente kliccare più in basso sulla redazione prescelta. Fare spallucce non conviene a nessuno. Un antico proverbio dice che si raccoglie quello che si semina e forse non è un caso che le province romagnole si trovino ai vertici della classifica nazionale per morti ammazzati sulle strade. Le associazioni che li rappresentano sono una spina nel fianco, perchè potrebbero compromettere la visione positiva e spensierata che nell'immaginario collettivo si identifica nella parola "amarcord".Quotidiani Cronaca Rimini:
Il resto del carlino ; Corriere Romagna ; La VoceQuotidiani Cronaca Cesena:
Il resto del carlino ; Corriere Romagna ; La VoceQuotidiani Cronaca Forlì:
Il resto del carlino ; Corriere Romagna ; La VoceQuotidiani Cronaca Ravenna:
Il resto del carlino ; Corriere Romagna ; La VoceComunicati 2003 Comunicati 2004 Comunicati 2005 Comunicati 2006 Comunicati 2007 Comunicati 2008 Comunicati 2009
Legenda redazioni locali : (1= Quotidiani Rimini) (2= Quotidiani Cesena) (3= Quotidiani Forlì) (4= Quotidiani Ravenna)
DATA |
TITOLO COMUNICATO |
Redaz. |
Carlino |
Corriere |
La Voce |
16/10/10 |
Denuncia insidie stradali con servizio fotografico |
2 |
NO |
SI |
SI |
24/08/10 |
La Legge deve essere uguale per tutti |
2 |
NO |
NO |
SI |
15/07/10 |
E' ufficiale: al bando la pubblicità dalle rotatorie |
2 |
intervista |
LA |
VOCE |
17/06/10 |
Pubblicità micidiale e selvaggia in Romagna |
2 |
NO |
NO |
SI |
18/03/10 |
Non comprate i prodotti di chi fa pubblicità sulle strade |
2 |
|
|
|
18/03/10 |
Gente di Romagna con scarso senso di solidarietà |
2 |
NO |
NO |
NO |
08/03/10 |
Segnalate anche le responsabilità di chi gestisce le strade |
2 |
SI |
|
|
02/03/10 |
Insicurezza stradale per ripicca, come i bimbi capricciosi |
2 |
NO |
SI |
NO |
19/12/09 |
INTERVISTA SU PREMONIZIONI DA "La Voce" |
2 |
Servizio |
del |
giornale |
12/11/09 |
Giornata mondiale vittime strada a S. Mauro Pascoli |
2 |
SI |
SI |
SI |
17/08/09 |
Vizio del gioco e superenalotto patriottico (info nazionale) |
|
|
|
|
03/08/09 |
Rotatorie monumentali, pedoni a rischio, distrazioni alla guida |
2 |
NO |
SI |
SI |
Tabella 1: E' ufficiale: al bando la pubblicità dalle rotatorie
Dal Convegno Klaren 2008:
La comunicazioni gestita da mediocri bla, bla, blaConvegno SOS: un grave esempio di irresponsabile censura
Home Page ... Inizio pagina In data 15/10/2010 abbiamo diffuso il seguente comunicato stampa corredato da ben 17 foto per evidenziare situazioni di pericolo o di disagio presenti sulle strade della vallata del Rubicone. Da diversi anni stiamo proponendo in ambito intercomunale l'istituzione di un "collaudatore delle strade", al fine di segnalare le più evidenti situazioni di pericolo e di disagio per l'utenza stradale. Le amministrazioni comunali fanno orecchie da mercante, potendo confidare su una verosimile e consolidata impunità delle proprie inadempienze. Il servizio fotografico svolto in questa circostanza dalla nostra associazione è parziale, perchè non ha preso in considerazione i guardrails ghigliottina, i pali ed altri ostacoli fissi posti ai margini delle strade, le piste ciclabili impraticabili, le barriere di varia natura che impediscono l'utilizzo di marciapiedi ed altri manufatti stradali, le rotatorie ellittiche o progettate malamente, la segnaletica orizzontale e verticale carente o contradditoria e tante altre situazioni di disagio o di pericolo.
Per consentire ad ogni quotidiano locale di scegliere ed utilizzare l'immagine ritenuta più interessante per i propri lettori, alleghiamo un campionario di foto prevalentemente raccolto nel comune di San mauro Pascoli che integriamo con le seguenti note di commento
(Il Resto del Carlino di Cesena continua a dimostrare scarsa considerazione verso i nostri comunicati e così facendo manca di rispetto alle vittime ed ai loro familiari) :Tra poco più di un mese sarà celebrata la giornata mondiale delle vittime della strada. Negli anni passati in questo periodo già cominciavamo a prendere i primi contatti con le istituzioni pubbliche e religiose delle province di Forl'-Cesena e Rimini. L'anno scorso fu proprio il Comune di San Mauro Pascoli ad accogliere di buon grado le nostre richieste per la migliore commemorazione della ricorrenza. La quasi totalità degli altri destinatari ha invece ignorato sia l'invito alla collaborazione che la ricorrenza. Da parte nostra questo modo di fare è stato interpretato come mancanza di rispetto e di considerazione verso le vittime della strada ed i loro familiari, perciò quest'anno ci renderemo disponibili alla collaborazione solo in favore di quelle istituzioni che ce ne faranno esplicita richiesta.
Riproponiamo in veste più "aggiornata" il messaggio del 16/06/2010, perchè sembra aver sortito un risultato esattamente opposto a quello voluto.
Nel ribadire che la distrazione è la principale causa d'incidenti stradali in Italia e che la pubblicità sulle strade è la principale causa di distrazione per i conducenti, non possiamo fare altro che denunciare con motivata preoccupazione la proliferazione della pubblicità selvaggia collocata ai margini delle principali strade statali, provinciali e comunali. E' un sconcio non solo per l'illegalità legata a questo genere di pubblicità, ma anche per l'ipocrita tolleranza dimostrata verso chi incorre in questo genere di violazioni.
Negli ultimi mesi si sono moltiplicati gli annunci di spazi disponibili su cui collocare ulteriori pubblicità aziendali, ad onta di tutto ciò che prevede il vigente codice della strada.
Come se tutto ciò non bastasse stanno proliferando anche i messaggi pubblicitari "faidate", posizionati nelle posizioni più incredibili e pericolose. Nessuno sembra vedere o accorgersene.
A poco servono i nostri messaggi di sensibilizzazione quando bisogna fare i conti con l'irresponsabile apatia di tanti padri e madri di famiglia, oltre che con i forti interessi economici in campo.
Chi autorizza o realizza manifestazioni dove si può fare abuso di alcol e chi autorizza o realizza pubblicità stradale che implica la distrazione dei conducenti sa perfettamente che per effetto di tali scelte ci saranno morti e disabili gravi di cui dovrebbero sentirsi corresponsabili.
E' quindi per tutti questi avvilenti motivi che invitiamo quei malcapitati che in futuro soffriranno sulla loro pelle un grave incidente stradale in prossimità di certi avvisi pubblicitari, di chiamare in causa le responsabilità riconducibili agli enti gestori delle strade ed alle aziende che veicolano i loro messaggi con strumenti non permessi dalla vigente normativa.
Basterebbe il solo avvio di indagini conoscitive da parte della magistratura o qualche sentenza giudiziaria di condanna per salvare molte vite umane, nel puntuale rispetto del principio Costituzionale secondo cui "LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI".
La distrazione è la principale causa d'incidenti stradali in Italia. Le condizioni delle strade sono invece la principale causa di morte (pali, alberi, guard rail ghigliottina, marciapiedi a spigolo vivo, eccetera). La pubblicità presente sulle nostre strade (vietata ai sensi dell'articolo 23 del codice della strada) induce alla distrazione e certi pali sovradimensionati che sostengono i cartelli pubblicitari possono rappresentare causa di morte o disabilità grave.
In alcuni tratti stradali il divieto è assoluto ed inderogabile. Il primo comma dell'art 23 del cds conclude ad esempio col seguente inderogabile precetto: " .. sulle isole di traffico delle intersezioni canalizzate è vietata la posa di qualunque installazione diversa dalla prescritta segnaletica" (esattamente il contrario di ciò che mostra la foto "isolaspartitraffico").
In altri punti il divieto di fare pubblicità sulle strade può subire qualche deroga da sottoporre a vaglio ed autorizzazione delle autorità competenti, purchè non si provochi distrazione alla guida.
Ad onta di tutto ciò, in Romagna e nella vallata del Rubicone in particolare, la pubblicità sulle strade ha raggiunto livelli indecenti ed in continua crescita, senza tenere conto delle implicazioni possibili in materia di rischi d'incidente e di morte.
Evidentemente qualcuno ha deciso di privilegiare certi interessi economici di dubbia moralità e legittimità a discapito del valore della vita sulle strade.
Poi quando irrompe una tragedia annunciata il copione è sempre lo stesso. Tra tanti bei discorsi e lacrime da coccodrillo c'è un generalizzato scaricabarile delle responsabilità oggettive per criminalizzare esclusivamente le responsabilità riconducibili agli utenti della strada. Quindi, dopo pochi giorni di spettacolarizzazione del trauma, tutto ritorna come prima e chi ha subito la tragedia capisce che dovrà percorrere una strada impervia e solitaria.
Com'è possibile dimenticare che nel Luglio 2001 quattro ragazzi persero la vita schiantandosi con l'auto contro un mastodontico palo che sosteneva delle indicazioni stradali all'uscita della SS16 a Valverde di Cesenatico? Ora, proprio sulle nostre strade ed ai margini o all'interno delle nostre rotatorie, è presente della pubblicità che non solo è in contrasto con lo spirito dell'art. 23 del Codice della Strada, ma risulta anche posizionata su micidiali pali di spessore esagerato contro i quali, in caso d'impatto violento, i malcapitati non avrebbero scampo.
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In data 15/07/2010 il quotidiano "La Voce" ha pubblicato lo stralcio dell'intervista telefonica fattaci ieri sul veto disposto da Ministero dei Trasporti per la pubblicità nelle rotatorie. In particolare è stato rilanciato il nostro invito fatto alle forze dell'ordine affinchè sanzionino tutte le violazioni al codice della strada, anche a carico di chi si rende responsabile di pubblicità illegale sulle strade.
In data 16/06/2010 abbiamo diffuso il seguente comunicato sulla micidiale pubblicità selvaggia che prolifica sulle strade di Romagna: La distrazione è la principale causa d'incidenti stradali in Italia. Le condizioni delle strade sono invece la principale causa di morte (pali, alberi, guard rail ghigliottina, marciapiedi a spigolo vivo, eccetera). La pubblicità presente sulle nostre strade (vietata ai sensi dell'articolo 23 del codice della strada) induce alla distrazione e certi pali sovradimensionati che sostengono i cartelli pubblicitari possono rappresentare causa di morte o disabilità grave.
In alcuni tratti stradali il divieto è assoluto ed inderogabile. Il 1° comma dell'art 23 del cds conclude col seguente inderogabile precetto: " .. sulle isole di traffico delle intersezioni canalizzate è vietata la posa di qualunque installazione diversa dalla prescritta segnaletica" (esattamente il contrario di ciò che mostra la foto "isolaspartitraffico").
In altri punti il divieto di fare pubblicità sulle strade può subire qualche deroga da sottoporre a vaglio ed autorizzazione delle autorità competenti, purchè non si provochi distrazione alla guida. Ad onta di tutto ciò, nella vallata del Rubicone la pubblicità sulle strade ha raggiunto livelli indecenti ed in continua crescita, senza tenere conto delle implicazioni possibili in materia di rischi d'incidente e di morte.
Evidentemente qualcuno ha deciso di privilegiare certi interessi economici di dubbia moralità e legittimità a discapito del valore della vita sulle strade. Poi quando irrompe una tragedia annunciata il copione è sempre lo stesso. Tra tanti bei discorsi e lacrime da coccodrillo c'è un generalizzato scaricabarile delle responsabilità oggettive per criminalizzare esclusivamente le responsabilità riconducibili agli utenti della strada. Poi, dopo pochi giorni di spettacolarizzazione del trauma, tutto ritorna come prima e chi ha subito la tragedia capisce che dovrà percorrere una strada impervia e solitaria.
Com'è possibile dimenticare che nel Luglio 2001 quattro ragazzi persero la vita schiantandosi con l'auto contro un mastodontico palo che sosteneva delle indicazioni stradali all'uscita della SS16 a Valverde di Cesenatico? Ora, proprio sulle nostre strade ed ai margini o all'interno delle nostre rotatorie, è presente della pubblicità che non solo è in contrasto con lo spirito dell'art. 23 del Codice della Strada, ma risulta anche posizionata su micidiali pali di spessore esagerato, perchè in caso d'impatto violento i malcapitati non avrebbero scampo.
Le forze dell'ordine cosa aspettano ad intervenire? Ci deve essere per forza qualcuno disposto ad esporsi a possibili rischi di ritorsione quando rivendica pubblicamente il rispetto della legalità?
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In data 26/05/2010 abbiamo inviato ad organi di stampa, associazioni ed amici il seguente messaggio, chiedendo di dare allo stesso ulteriore divulgazione.
QUESTO MESSAGGIO NON RAPPRESENTA UNA SEMPLICE PROVOCAZIONE, PERCHE' SE RILANCIATO E CONDIVISO DA AMICI E CONOSCENTI POTREBBE SALVARE QUALCHE VITA UMANA.
La pubblicità sulle strade è vietata ai sensi dell'art. 23 del Codice della strada. Le violazioni al codice della strada raramente vengono sanzionate quando non sono strettamente riconducibili al conducente del veicolo.
PIU' CHE RABBIA C'E' TANTA AMAREZZA nel constatare che il valore della vita viene sacrificato al dio quattrino. La distrazione è la principale causa d'incidentalità stradale, ma in Romagna le strade brulicano di pubblicità che dovrebbe essere vietata. Abbiamo cercato di richiamare l'attenzione su questo allarmante fenomeno con diverse iniziative mirate, ma ogni sforzo in questa direzione è risultato vano. Ecco perchè:
BISOGNEREBBE NON ACQUISTARE I PRODOTTI DELLE AZIENDE CHE FANNO PUBBLICITA' NELLE ROTATORIE E LUNGO LE STRADE, ALTRIMENTI CI SI RENDE COMPLICI DELLE CONSEGUENZE.
Su questo argomento ha preso posizione anche "Striscia la notizia" con la consegna di alcuni tapiri effettuata da Staffelli come da seguenti video:
http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoflv.shtml?2010_02_tapi8.flvIn data 18/03/2010 abbiamo inviato ai quotidiani locali il seguente comunicato riguardante lo scarso senso di solidarietà esistente in Romagna, facendo il confronto con altre regioni:
Il documento è molto ampio, perciò non c'è alcuna aspettativa di pubblicazione. Potrebbe invece dimostrarsi utile per prendere conoscenza, al di là delle esigenze redazionali, di alcuni punti di vista volutamente "provocatori".
SI CONSIGLIA DI LEGGERE FINO IN FONDO, PERCHE' ANCHE SE NON FOSSE VERO QUANTO E' SCRITTO IN QUESTA NOTA, ESISTONO TROPPI INDIZI CHE INDUCONO A PENSARE CHE IN ROMAGNA CI SIA PIU' IPOCRISIA E MINORE VOCAZIONE ALLA SOLIDARIETA' RISPETTO AL ALTRE REGIONI ITALIANE
.Nella serata del 17/03/2010 si è tenuta l'assemblea dell'associazione PU.RI per approvare il bilancio consuntivo 2009 e per valutare le prospettive del sodalizio.
Tutto si è svolto secondo prevedibile copione. Al termine della seduta si è deciso di divulgare il seguente comunicato:Sembrano lontanissimi i tempi in cui l'assemblea annuale dell'associazione PU.RI si svolgeva alla presenza di un gran numero di partecipanti in un ristorante della zona, seguita da autorità locali, associati, amici ed organi d'informazione locale. Era anche una delle rare occasioni in cui Roberto Bartolini cantava in pubblico ( lo faceva altrimenti solo nel corso delle lezioni di educazione stradale nelle scuole) la canzone che Andrea (l'amico del cuore rimasto vittima di un incidente stradale) gli aveva ispirato nel corso di una serie di sogni. Col passare degli anni si è spento lentamente l'entusiasmo iniziale, anche a causa dell'emarginazione e dell'indifferenza nei confronti dell'attività associativa e della voglia di fare dei tanti ragazzi che si avvicinavano all'associazione con tanti buoni propositi. Non capita solo alle persone, perchè anche le associazioni si possono ammalare o possono morire, soprattutto per colpa di certi "virus" provenienti dall'esterno.
Le riflessioni che seguono e che hanno concluso i lavori dell'assemblea del 17/03/2010 potrebbero fare gridare allo scandalo con commenti del tipo: ma chi si credono di essere quelli lì?
"Quelli lì" hanno fatto certe riflessioni perchè hanno provato sulla propria pelle una tragedia stradale, tutto ciò che succede dopo la spettacolarizzazione del trauma, ma soprattutto hanno fatto delle comparazioni critiche, rendendosi conto che in Romagna lo spirito d'iniziativa e di solidarietà della gente lascia molto a desiderare. Hanno rilevato ad esempio che
- in Puglia si è formato il gruppo "MAI PIU' MORTI SULLA SS 16" (presente anche su facebook) che conta più di 3500 aderenti. Non si tratta di adesioni intese in senso romagnolo, dove cioè per affrontare un certo problema si fanno delle petizioni più o meno politicizzate che raccolgono migliaia di firme che non servono a niente, perchè quasi sempre tutto finisce lì. Il gruppo "mai più morti sulla SS 16" sta entrando nei consigli comunali ed in altri centri decisionali con il coinvolgimento attivo della gente comune e dei rappresentanti politici locali. Quando nel Luglio 2001 persero la vita quattro ragazzi schiantatisi contro un palo segnaletico non protetto collocato all'uscita della SS 16 di Valverde di Cesenaico, furono soprattutto gli amici delle quattro giovani vittime della strada ad attivarsi per individuare le responsabilità e per mettere in sicurezza la strada. I rappresentanti politici locali si resero quasi tutti latitanti. Proprio su quella tragedia stradale l'associazione PU.RI promosse un forum a cui parteciparono i familiari e gli amici delle giovani vittime della strada, l'ANAS e diverse associazioni di volontariato impegnate sul fronte della sicurezza stradale. I politici locali e gli organi d'informazione disertarono quell'incontro senza rendersi conto che in quel modo stavano non solo distruggendo la loro credibilità, ma stavano anche mortificando la voglia di fare dei ragazzi. presenti all'incontro. Quella mancanza di rispetto verso le quattro giovani vittime della strada, verso i loro familiari, verso i loro amici e verso le associazioni di volontariato impegnate sul fronte della sicurezza stradale rappresentano una macchia indelebile per tutta la comunità locale.
- in Lombardia molti anni fa si è formato il gruppo "COMITATO AMICI DI MAX ".
Max ha avuto un gravissimo incidente stradale il 15/08/1991 ed è entrato in coma. Da allora un numeroso gruppo di amici e di volontari sta aiutando Max ed suoi familiari in modo continuativo, giorno dopo giorno. Durante le festività Natalizie del 2000 Max ha alzato una mano per accarezzare la mamma. Recentemente si sono occupati di lui anche alcune importanti reti televisive, perchè non appena è stato in grado di pronunciare le prime parole ha chiesto un caffè. Giuseppe Raduano, il presidente della onlus PU.RI, conosce Max ed i suoi familiari già da diversi anni. Max è un ragazzo molto solare. L'aiuto che ha ricevuto dagli amici e dai volontari è stato fondamentale, sia per il suo miglioramento personale che per dare sostegno e solidarietà ai familiari. Sarebbe successa la stessa cosa se Max fosse stato residente in Romagna? Non è corretto nè giusto generalizzare, ma Franco ed altri ragazzi romagnoli che hanno sofferto gravi disabilità per colpa di incidenti stradali sembrano essere stati dimenticati da tutti gli "amici". Le persone che in Romagna hanno sofferto la perdita di una persona cara per colpa di incidenti stradali, quasi sempre riferiscono ai i volontari dell'associazione PU.RI di soffrire molto per la scarsa solidarietà che trovano nella gente e nelle istituzioni. Si sentono sole ed abbandonate proprio nei momenti di maggiore bisogno. Lamentano di ricevere tantissime promesse e belle parole, ma in concreto sono quasi sembre abbandonati a se stessi.Volendo concludere con una nota d'ironia, si fa rilevare che negli ultimi tempi l'associazione PU.RI ha espresso un forte impegno per contrastare il proliferare della illegittima pubblicità selvaggia all'interno delle rotatorie e lungo le strade della Romagna. Sulla cronaca di Cesena di oggi di un quotidiano locale si legge che il Comune ha fatto una convenzione per affidare la manutenzione gratuita di due rotatorie a privati, in cambio della pubbllicità (illegittima) che i privati vengono autorizzati a collocare al loro interno. Ogni commento è superfluo. (Però quando gli uffici comunali passano certe notizie alle redazioni dei giornali sarebbe doveroso evidenziare certe perplessità, soprattutto in materia di legalità e sicurezza).
In data 01/03/2010 abbiamo chiesto ai giornali locali di fornire un'informazione più completa e corretta sull'incidentalità stradale nel territorio: Due giorni fa la stampa locale aveva infatti dato ampio risalto ad uno spettacolare incidente stradale avvenuto a San Mauro Pascoli, ma nessun organo d'informazione aveva rilevato che il palo della luce contro cui era andata a schiantarsi una delle auto coinvolte si trovava in prossimità della carreggiata, perchè spesso la distanza minima prevista dalla normativa vigente per questo genere di manufatti non viene rispettata.
Andrea e Simone diversi anni fa persero la vita proprio per questo motivo, ma a nessuno sembra più interessare la loro causa di morte. Il palo della luce contro cui si schiantò l'auto nella quale erano trasportati si trova sempre nello stesso punto, ma ormai tutto è passato nel dimenticatoio tra l'indifferenza generale. Neppure si ha la percezione del pericolo incombente, almeno fino a quando un'altra vittima sarà sacrificata alla colpevole inerzia di tutti coloro che dovrebbero intervenire (anche i padri e le madri di famiglia) per perseguire la messa in sicurezza delle strade secondo normativa. Si è invece molto più interessati alla spettacolarizzazione delle tragedie stradali, alle discussioni da bar o ai commenti giornalistici del giorno dopo. Questa è l'amara constatazione.
In data n data 01/03/2010 è stato pubblicata su Facebook la seguente nota dal titolo: CERTI CAPRICCI INFANTILI POSSONO COSTARE MOLTO CARI:
A volte sentirsi un po' bambini può rendere più semplice e piacevole affrontare alcune difficoltà della vita. Questo però non vale per certi atteggiamenti che assumono i bimbi quando sono capricciosi e viziati.
Nel rapportarsi con loro si deve spesso chiedere di fare una certa cosa per ottenere l'esatto contrario.
Pensando a certi personaggi istituzionali della vallata del Rubicone mi vengono in mente proprio quei bambini che usano i capriccetti per ottenere puntigliosamente quello che sono indotti a volere, così per ottenere un certo risultato bisogna fare loro credere di volere l'esatto contrario.
Come direbbe l'onorevole Antonio Di Pietro, che ci azzeccano i capricci dei bambini con alcuni dei personaggi più in vista della vallata del Rubicone?
Ecco la risposta che si potrebbe dare:
Se è vero come è vero che l'associazione PU.RI ha ripetutamente chiesto ai più importanti responsabili istituzionali della vallata del Rubicone di adottare precise iniziative per rimuovere alcune situazioni di pericolo presenti sulle strade e se è vero come è vero che in alcuni casi sono stati ottenuti risultati esattamente contrari a quelli voluti, che differenza c'è tra certi bimbi irresponsabili e capricciosi rispetto a questi personaggi pubblici?
Se a fronte di una richiesta tendente a rimuovere quelle forme di pubblicità stradale non conformi alla Legge si sta registrando la presenza sempre più massiccia di messaggi pubblicitari che possono distrarre i conducenti dei veicoli, ciò significa che chi assume certe decisioni si comporta da bambino immaturo e capriccioso.
Sarebbe paradossale essere costretti a proporre a costoro delle iniziative tendenti ad aumentare l'insicurezza stradale, sapendo che così facendo si otterranno decisioni che invece migliorano la sicurezza.
Di fronte a situazioni di questo tipo, le famiglie sembrano fare la parte degli spettatori, rimanendo a guardare disinteressate tutto quello che avviene sotto i loro occhi. E se così deve essere, così sia!!
Per chi volesse prendersi la briga di leggere la sconcertante telenovelas della segnaletica e della pubblicità stradale non conforme alla legge presenti sulle strade della vallata del Rubicone:
In data 19/12/2009 il quotidiano "La Voce di Romagna" ha pubblicato una sintesi di quanto è presente ormai da diversi anni sulla pagina "premonizioni" del nostro sito web (
http://puri.altervista.org/Premonizioni.htm ). Da tantissimo tempo un organo d'informazione non assumeva autonomamente l'iniziativa di commentare l'attività della nostra associazione! Ringraziamo perciò la redazione del quotidiano per l'attenzione dedicata alla nostra attività di utilità sociale. Ecco ciò che è stato pubblicato dal quotidiano "La Voce":RUBICONE - Una scossa intima che si tace prima, e si spiega poi. Dopo la tragedia, quando esplode prepotente quel "lo sapevo" che poi, ineluttabile,soccombe all’impotenza. C’è chi - come l’associazione famigliari vittime della strada Pu.Ri di San Mauro Pascoli - le chiama premonizioni o precognizioni. Vedere così nitidamente, col senno di poi, nell’ultimo sorriso o gesto della vittima, la ferale annunciazione della propria morte accompagnato da un disarmato e profetico "me l’aspettavo". Non un almanacco sammaurese delle morti annunciate, solo una lista, allungatasi col tempo, di drammi predetti documentati dagli stessi famigliari dei giovani che non ci sono più. Giuseppe Raduano, fondatore e presidente dell’associazione Pu.Ri, si commuove ogni volta, ma non si sorprende più. In una pagina web, tutto il mistero, così
difficile da avvicinare eppure - per chi racconta - così palpabile da sembrare terribilmente reale, racchiuso dentro agli incidenti anticipati, poco prima del dramma, dai tanti giovani morti sulla strada.
"E’ un argomento delicato. - spiega Raduano nella sua introduzione - Si tratta di esperienze molto personali, ma le premonizioni riguardanti un evento
traumatico sono molto frequenti. Quasi tutti coloro che hanno sofferto la perdita prematura di una persona cara hanno avuto delle premonizioni e spesso anche delle precognizioni. Questo è un fatto statisticamente dimostrabile e dovrebbero perciò esistere delle ’spiegazioni’. Negare l’evidenza di un fatto perché non lo si comprende rappresenta una manifestazione di illogica presunzione. Spesso le persone rimaste vittime di un evento traumatico hanno lasciato delle ’prove’ sconcertanti. E riportiamo, così come le riporta l’associazione, alcuni passaggi di queste "prove". Dal diario di Simone: "Sono in piedi sul bordo della spiaggia, un veliero passa nella brezza del mattino e parte verso l’oceano è un oggetto di bellezza ed io lo guardo finché scompare all’orizzonte. Qualcuno al mio fianco dice: è partito. Partito? per dove? partito dal mio sguardo, tutto qui. Il suo albero è sempre altrettanto alto, lo scafo ha sempre la forza di portare il suo carico umano fino alla destinazione finale la scomparsa totale dalla mia vista è in me e non in lui e proprio nel momento in cui qualcuno accanto a me dice è partito altri lo guardano spuntare all’orizzonte e venire verso di loro e come una sola voce esclamano con gioia: eccolo. Questa è la morte, la morte non è nulla, sono
passato soltanto alla stanza accanto. Alcune risposte ad un questionario pochi mesi prima dell’incidente stradale di Alex Trombini, al quale è stata poi dedicata una pista ciclabile con una targa posta sul luogo all’incidente. "Un giorno diventerò una persona che farà qualcosa per essere ricordata. Purtroppo non posso illudermi tanto. Nel rispondere a questo questionario mi sono confidato...". Il caso di Valentina Natali: "La Valentina è furbissima, bellissima, dolcissima; La Valentina è intelligente, è piena di doti e sa sempre cosa rispondere; La Valentina è....indescrivibile ed una delle cose più belle che esistano al mondo..; La Valentina è una persona civile, sempre buona e gentile. Tutti vorrebbero essere Lei, ma Valentina...è unica al mondo... e quando morirà sarà un mito ricordato in ogni epoca e sarà costruito un monumento in Suo onore... La alentina non è come gli altri... In ricordo di Valentina, Tamara, Francesca ed Alessandro (vittime dello stesso incidente stradale a Cesenatico) gli amici hanno eretto un ceppo commemorativo.
Segue il messaggio di Tamara Torresi pochi giorni prima di spiccare il volo: "Tener duro quando si perde, combattere l’amarezza della sconfitta e la debolezza del dolore, vincere l’ira, sorridere quando si vorrebbe piangere resistere ai malvagi ed ai bassi istinti, odiare l’odio ed amare l’amore, andare avanti quando si vorrebbe morire, inseguire per sempre la gloria ed il sogno, credere con indefettibile fede in qualcosa che dovrà accadere. Ecco quel che qualsiasi uomo può fare e con questo essere.... Grande!". Poesia scritta da Roberta Dellamore poco prima di rimanere vittima di un incidente poesia consegnata nelle mani del Papa S.S. Giovanni Paolo II° il 17 novembre 1999 "O anima libera che vaghi per le strade tra le persone stanche della vita, ombre sole che si muovono istintivamente con una barriera che non permette di comunicare e attutisce I sentimenti che come suoni si infrangono su un gelido vetro. Corri tra loro distruggi la solitudine e trasformale in anime pure vive... Cosa ti ferma? Cosa l’indifferenza come la nebbia più densa scende
e non è possibile scansarla. Oh anima pura non sarai sola per sempre apri le porte dei tuoi sogni e della tua gioia. Anima pura! >Poesia scritta da Valentina Benenati tre mesi prima dell’incidente. Anima Fragile: vaghi sola in posti lontani dal tempo e dal mondo ipocrita che tu hai voluto allontanare fuggendo... Elevandoti negli spazi sconfinati del cielo, fin su quella nuvola smerlettata di sfaccettature e di colori malinconici che
ricordano il tuo cuore palpitante di una velata e Misteriosa tristezza....".
Il 12/11/2009 abbiamo inviato alla stampa locale il seguente comunicato, riguardante la giornata mondiale in memoria delle vittime della strada:
Domenica 15/11/2009 si commemorerà in tutto il mondo la giornata in memoria delle vittime della strada. A San Mauro Pascoli sono state previste le seguenti iniziative:
- Parrocchia: alle ore 11,15 sarà celebrata una SS. Messa dedicata alle vittime della strada. Durante la cerimonia religiosa si terrà un minuto di silenzio, scandito ogni 5 secondi dal rintocco di una campana. In concomitanza con ciascuno dei 12 rintocchi, verrà deposta in un apposito braciere una candela accesa dal richiamo fortemente simbolico.
- Comune: è stata accolta la richiesta di illuminare, attraverso un fascio di luce bianca, un simbolo che ricorda le vittime della strada e più precisamente la targa in memoria di Alex Trombini, il giovanissimo sanmaurese deceduto il 12/11/1997 a seguito di incidente stradale ed a cui è stata intitolata la pista ciclabile sulla strada Provinciale Cagnona.
In Italia circa il 40% delle vittime della strada perde la vita per responsabilità riconducibili agli Enti gestori delle strade. Sarebbe quindi di pessimo gusto strumentalizzare a livello istituzionale la ricorrenza del 15/11 per autocelebrare progetti ed iniziative in materia di sicurezza stradale, con l'intento di ottenere benefici d'immagine. Lo tengano ben presente anche quei giornali che in passato hanno dato ampia risonanza a questo genere di comunicati di natura istituzionale, a discapito di quelli provenienti da associazioni di familiari di vittime della strada.
Dott. Giuseppe Raduano (Presidente onlus PU.RI - Responsabile AIFVS provincia di Rimini)
Il 17/08/2009, dopo aver sollevato l'argomento sulla nostra pagina facebook, abbiamo inviato ad alcune testate di quotidiani nazionali il seguente comunicato sul PATRIOTTISMO LEGATO ALLA SUPERVINCITA SUPERENALOTTO:
La nostra associazione si occupa prevalentemente di sicurezza stradale e dopo incidente, ma qualche volta fa sentire la propria voce anche su altre questioni d'attualità che rivestono un interesse generale.
Nei giorni scorsi la pagina facebook della nostra associazione ha voluto affrontare il problema del vizio del gioco, con particolare riferimento all'incredibile eco mediatica sollevata dall'ingente montepremi del superenalotto. Ecco una sintesi degli interventi sull'argomento:
Il vizio del gioco rappresenta uno dei più evidenti segni della nostra degenerazione culturale, spesso resa possibile dall'immorale complicità messa in campo da compiacenti casse di risonanza e cioè da giornali e TV. Quanti messaggi fuorvianti vengono lanciati per alterare ad arte la percezione dei bisogni e gli stessi sogni della povera gente. Non deve essere considerato ottimista, ma stolto chi rovina la propria esistenza rimanendo succube del gioco. In materia di "superenalotto" alcuni fatti realmente verificatisi in questi ultimi giorni non necessitano di commenti, nè di convincenti ragionamenti, perchè la loro intrinseca stupidità è facilmente rilevabile, al di là di ogni ragionevole dubbio.
- Il buon padre di famiglia cosa dovrebbe pensare della divulgazione mediatica data a quei Consiglieri Comunali che hanno giocato al Superenalotto per ripianare il bilancio comunale? L'improbabile vincita, a loro dire, sarebbe anche potuta servire per costruire nuove strade, palestre e .. chi più ne ha più ne metta per fare bella figura. Ma è mai possibile che ci siano tante persone che manifestano interesse ed ammirazione per questo genere di notizie, senza sentirsi prese per i fondelli?
- Altra chicca: secondo alcuni giornali e TG nazionali il superenalotto è diventato una questione di orgoglio nazionale. Con un linguaggio patriottico degno di altri tempi si è arrivati ad affermare che sono stati ricacciati in Germania con la delusione di non avere vinto il superpremio i 200 tedeschi arrivati a Malpensa con tali bellicose intenzioni. Stessa sorte è toccata ai 130 tedeschi sbarcati Rimini con le stesse velleità. Rintuzzati anche gli attacchi provenienti da tantissimi cittadini residenti negli stati confinanti. Si ha l'impressione che sull'onda di tali bollettini diramati dai TG nazionali, moltissimi italiani stiano riscoprendo con orgoglio la loro Italianità, quasi a voler sopperire alle delusioni provenienti dal mondo calcistico.
- Quello che però maggiormente sorprende è l'interesse prioritario e la condivisione che la maggior parte della gente dimostra verso gossip, reality, superpremi ...., mentre ben diverso è l'atteggiamento nei confronti di quei temi che riguardano la sicurezza e l'incolumità delle proprie famiglie. D'altra parte chi fa informazione, anche se svolge un servizio pubblico, è più attento all'audience che ad altro, perciò questo DEPRECABILE andazzo continuerà fino a quando la gente manifesterà gradimento nei confronti di tali scelte redazionali. E così sia!
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Il 03/08/2009, dopo più di quattro mesi di silenzio stampa, è stato inviato ai quotidiani locali il seguente messaggio sulle insidie che si collocano nelle rotatorie e nelle intersezioni stradali:
NELLA VALLATA DEL RUBICONE SONO PRESENTI TROPPE INSIDIE STRADALI, MA NESSUNO SEMBRA PREOCCUPARSENE. LA SCARSA CONSAPEVOLEZZA ED IL MENEFREGHISMO INFLUENZANO ENORMEMENTE L'ALTO TASSO D'INCIDENTALITA' STRADALE PRESENTE NEI COMUNI DELLA NOSTRA VALLATA, POICHE' DIMOSTRANO UNA SCARSA PERCEZIONE DEL PERICOLO. MA VALE LA PENA DENUNCIARE LE VARIE INSIDIE PRESENTI NELLA VIABILITA' LOCALE, SE POI IN CAMBIO SI OTTIENE INDIFFERENZA, INSOFFERENZA, EMARGINAZIONE O PEGGIO ANCORA?
Pur in presenza di tali deludenti aspettative, riteniamo utile diffondere alcune nostre riflessioni su alcune immagini che si commentano da sole:
Con altre immagini avremmo potuto documentare:
- la complicità dimostrata da molti automobilisti nel presegnalare con i lampeggianti la presenza di pattuglie delle forze dell'ordine o le postazioni autovelox a chi sopraggiunge in senso di marcia contrario;
- le scarse conoscenze per l'utilizzo delle frecce direzionali all'interno delle rotatorie;
- la situazione di pericolo ai danni di ciclisti e pedoni in prossimità di rotatorie, intersezioni ed altri punti d'attraversamento;
- le pericolose incertezze che provoca una segnaletica assente, contradditoria o inadeguata;
- la circolazioni di mezzi pesanti su strade a loro vietate, essendo quasi totalmente assenti i controlli.
In passato abbiamo inutilmente proposto l'istituzione di un "collaudatore delle strade", dotato della necessaria autorità, per denunciare le più gravi situazioni di pericolo presenti sulle strade.
Purtroppo sembra che la maggior parte della gente abbia cose più importanti a cui pensare, convinta che spetti ad altri occuparsi di sicurezza stradale, a meno che certi fatti non vadano a toccare il loro portafoglio.
Poi, quando succede l'irreparabile, il copione che viene seguito è quasi sempre lo stesso.... c'è chi prega, chi se ne frega ... e chi rimane silenziosamente ad osservare.
Nella foto a sinistra la rotatoria dedicata a Secondo Casadei a Gatteo, con riprodotte le parole di una famosa canzone. A destra una foto che documenta la sosta selvaggia con freccette d'emergenza accese ed un attraversamento pedonale che non rispetta le distanze prescritte dal codice della strada.
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tra, ma in quella direzione c'è il divieto d'accesso. La sicurezza sulle strade e le norme che la regolamentano non sono cose di poco conto, perciò se ne garantisca il rispetto, anche quando le violazioni sono riconducibili agli Enti gestori delle strade.
Home Page ... Inizio paginaAbbiamo voluto memorizzare su questa pagina, a titolo d'esempio, una delle tante iniziative promosse da associazioni motivate ed indipendenti che vogliono fermare quella strage stradale a cui, purtroppo, ci si è assuefatti. Il loro lavoro viene spesso ignorato o contrastato dalle istituzioni più direttamente interessate ed è facile intuirne i motivi. L'iniziativa descritta, al pari di tante altre della stessa natura, è stata snobbata da quasi tutti gli organi d'informazione. Quanta deprecabile indifferenza! Quante ipocrite forme di censura! Quante umiliazioni deve subire chi vuole impegnarsi su base volontaria per prevenire i tanti omicidi stradali o per dare sostegno e solidarietà alle famiglie di vittime e disabili della strada!
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L'11 e 12/11/2004 il CNOSS ha realizzato nel centro congressi dell'Hotel Punta Nord di Rimini il convegno "S.O.S." Subito Occorre Sicurezza - Mentre l'Europa fa, l'Italia discute, in concomitanza con il Convegno Europeo SISS, promosso dall'ACI nei locali della Fiera di Rimini. Si è parlato di omicidi stradali, del diritto/dovere alla sicurezza stradale, del contrastato ruolo delle associazioni, delle responsabilità dei gestori delle strade e di cosa succede dopo gli omicidi. Al termine dei lavori le associazioni partecipanti hanno preso alcune decisioni immediatamente operative ed hanno gettato le basi per la realizzazione di alcuni ambiziosi progetti. Si è deciso di:
Si riporta il programma della manifestazione:
PROGRAMMA CONVEGNO SICUREZZA STRADALE
S. O. S.S
ubito Occorre Sicurezza -Mentre l'Europa fa, l'Italia discutePromosso dal
C.N.O.S.S. (Coordinamento Nazionale Organismi Sicurezza Stradale)Si ringraziano la Banca di Credito Cooperativo Romagna Est e la Banca Popolare dell'Emilia Romagna per i contributi finanziari concessi
Sulle strade Italiane è in corso una vera e propria guerra, che produce effetti devastanti in termini di vite umane, disabilità, sofferenze e costi sociali: Numeri raccapriccianti, che spesso vengono "manipolati" in funzione degli obiettivi che si vogliono perseguire. Come succede nelle guerre più convenzionali, l'arma dell'informazione rappresenta lo strumento bellico più potente che le forze in campo cercano di conquistare. Per averne il controllo o la disponibilità momentanea spesso si scatena una guerra parallela.
Sul fronte della sicurezza stradale, le associazioni no profit più determinate nel denunciare le responsabilità imputabili alle condizioni della viabilità, vengono spesso emarginate dai circuiti decisionali ed informativi. Le statistiche ufficiali riguardanti le cause degli incidenti stradali non riportano quasi mai quelle riconducibili a responsabilità degli Enti gestori delle strade (basta leggere gli slogans che da qualche tempo appaiono sui pannelli luminosi autostradali), anche se 1/3 delle vittime perde la vita per questo motivo.
Ecco perchè alcune associazioni no profit impegnate sul fronte della sicurezza stradale hanno deciso di promuovere congiuntamente una manifestazione che, non a caso, è stata programmata in concomitanza con il Convegno Europeo sulla sicurezza stradale promosso a Rimini dall'ACI. Ecco perchè è nato il CNOSS (Coordinamento Nazionale Organismi Sicurezza Stradale).
Intendiamo fare sentire la nostra voce sulla prevenzione, sugli interessi che ruotano intorno alla sicurezza stradale, sulla banalizzazione della vita sulle strade, sulla diffusa cultura del fatalismo, sul trascurato obbligo d'insegnamento dell'educazione stradale nelle scuole, sul trattamento discriminante che molte istituzioni riservano alle associazioni più "scomode", sui limiti di velocità assurdi che vengono imposti per mettersi a posto la coscienza, sulle tante chiacchere strumentali non seguite dai fatti, sui condizionamenti esistenti nel campo dell'informazione, sulle soluzioni adottate con successo in altre nazioni, su ciò che succede dopo l'incidente, sulle umiliazioni che debbono subire i familiari delle vittime o dei disabili della strada...
GIOVEDI 11/11/2004 - MATTINO
Attività divulgativa e di sensibilizzazione da parte di alcuni volontari all'ingresso della Fiera di Rimini, dove si svolge il Convegno Europeo sulla sicurezza stradale organizzato dall'ACI dal 11 al 14/11/04.
GIOVEDI POMERIGGIO
Moderatore: Giornalista di provata sensibilità.
15.00 Il CNOSS si presenta. Messaggio di benvenuto.
15.15 Associazione PU.RI.
(Pres. Dr. Giuseppe Raduano)Sicurezza tra slogans, volontariato ed umiliazioni.
15.30 AMI (Associazione Motociclisti Incolumi)
Giungla d'asfalto. Reazioni a catena
15.45 Associazione Paglierini (Pres. Dr. Luigi Ciannilli)
I veri numeri della strage sulle strade.
16.00 Assoc.ne Italiana familiari e vittime della strada (Tonino Morreale responsabile provincia Parma)
Omicidi Stradali impuniti. Proiezione filmato.
16.30 Pausa caffè
16.50 Ing. Stefano Mauro (Politecnico Torino)
Sicurezza attiva e passiva tra costi e ricavi.
17.10 Prof. Ing. G. Dondi (Ordinario Università Bologna)
Sicurezza Stradale: l'importanza della progettazione.
17.30 Tavola Rotonda e dibattito.
19.00 Sospensione lavori.
20.45
Cena di solidarietà animata dal cantastorie Gianni Broccoli. Il regista Mauro Giulianini sperimenterà in sala gli effetti del mix luci/suoni su chi guida.